19 Novembre 2024 - 02:38

Dl Sicurezza città. Il Servizio studi del Senato ribadisce il potere dei sindaci di limitare gli orari del gioco

Montevecchi (M5S): “Calendarizzare mozione su pubblicità al gioco d’azzardo” Durante l’esame del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, il Servizio Studi del Senato nel proprio dossier

22 Marzo 2017

Montevecchi (M5S): “Calendarizzare mozione su pubblicità al gioco d’azzardo”

Durante l’esame del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, il Servizio Studi del Senato nel proprio dossier ripercorre l normativa in merito al potere dei sindaci di limitare con orari le attività sul territorio.

“Con specifico riferimento al potere del sindaco di limitare l’orario di apertura degli esercizi commerciali, – ricorda –  la Corte costituzionale, con la sentenza n. 220/2014, ha evidenziato l’evoluzione della giurisprudenza amministrativa, sia di merito che di legittimità (Consiglio di Stato, sentenza nn. 3271 e 3845 del 2014; ordinanze n. 2133, n. 996/2014 e n. 2712/2013; TAR Lombardia, Brescia, sentenza n. 1484/2012; TAR Campania, sentenza n. 2976 del 2011; TAR Lazio, sentenza n. 5619/2010), secondo cui l’art. 50, comma 7, del TUEL è una statuizione di carattere generale, nel cui ambito non vi sono ragioni preclusive a ritenere che vi possano rientrare anche il potere del sindaco di determinazione, nella fattispecie, degli orari delle sale da gioco o di accensione e spegnimento degli apparecchi durante l’orario di apertura degli esercizi, in cui i medesimi sono installati, per esigenze di tutela della salute, della quiete pubblica, ovvero della circolazione stradale. Nelle richiamate sentenze il Consiglio di Stato ha evidenziato come non sia preclusa al sindaco la possibilità di esercitare, ai sensi dell’art. 50, co. 7, del TUEL, il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del diritto dei terzi al rispetto della quiete pubblica, in caso di accertata lesione di interessi pubblici quali quelli in tema di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale, salute”.

 

Il decreto-legge reca, in primo luogo, disposizioni in materia di sicurezza integrata e di sicurezza urbana, intendendo, per sicurezza integrata, l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato e dagli enti territoriali, al fine di concorrere, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato con la finalità del benessere delle comunità territoriali e, per sicurezza urbana, il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso la prevenzione della criminalità, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.

PressGiochi

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