03 Ottobre 2024 - 00:33

Dl Omnibus. Croatti (M5S) in Senato si scaglia contro il credito d’imposta per le società del gioco d’azzardo

Nella giornata di ieri in Aula al Senato ha preso il via la discussione relativa alla Conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di

01 Ottobre 2024

Nella giornata di ieri in Aula al Senato ha preso il via la discussione relativa alla Conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico.

Durante la discussione il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull’approvazione, senza emendamenti, dell’articolo unico del ddl di conversione, nel testo proposto dalle Commissioni riunite.

Ad intervenire l’on. Del M5S Marco Croatti che ha criticato la bocciatura in Commisioni Finanze e Bilancio dell’emendamento a sua firma volta ad escudere le società che promuovono il gioco d’azzardo dall’utilizzo del credito d’imposta previsto nel provvedimento in discussione.

C’è una questione in particolare – questo decreto nello specifico la racconta e mi piacerebbe soffermarmi su di essa – che dimostra che tipo di lungimiranza avete per questo Paese e che tipo di visione corporativista: c’è un tema che ricade fortemente in questo decreto, fra i tanti che avete inserito, che è quello dell’azzardo. L’azzardopatia è un problema di questo Paese e quindi avete inserito in questo decreto un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari in favore di leghe, società sportive professioniste, società e associazioni sportive dilettantistiche. Allora ci può andare bene, ci può anche stare che lo Stato conceda un credito d’imposta, un’agevolazione fiscale a qualcuno che non pagherà imposte, perché investe in pubblicità. Vi abbiamo chiesto solo una cosa in questo decreto, se veramente c’è l’intenzione di difendere chi in questo Paese è debole: abbiamo valutato e verificato qual è il vostro impegno su questo tema e abbiamo presentato un emendamento che escludeva dal credito d’imposta soltanto quelle società che promuovono, in maniera subdola, il gioco d’azzardo, come sono tutti quei siti di infotainment che girano in rete e che riempiono i campi da calcio in questo momento. Questo emendamento è stato bocciato, non c’è stata neanche la possibilità di affrontare una discussione. Lo sapete quanto fatturano queste aziende nel nostro Paese? Nel 2019 queste aziende hanno raccolto nel nostro Paese 110 miliardi che arrivano da cittadini, persone in difficoltà, famiglie che spesso e volentieri sono quelle maggiormente in difficoltà, che buttano i soldi in questo tentativo di cambiare il loro futuro. Nel 2020 questa cifra è scesa a 88 miliardi – “scesa” per modo di dire – grazie al decreto dignità promulgato dal MoVimento 5 Stelle e dalla Lega durante il primo Governo Conte.

Purtroppo, il periodo della pandemia ha rialzato i dati relativi alla questione del gioco, che è ricaduta di nuovo sulle famiglie fragili, sulle persone in difficoltà, così nel 2021 siamo ritornati a 111 miliardi e nel 2022 a 136 miliardi. Però stiamo vedendo che stanno aggirando completamente gli effetti di quel decreto-legge.

Il decreto dignità è aggirato e questo decreto-legge ne è l’esempio più preoccupante. Come la Sottosegretaria ha annunciato, nel libro blu dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel 2023 siamo arrivati a una raccolta di 149 miliardi, che arrivano tutti quanti dalle famiglie italiane, tutti quanti dalle tasche delle famiglie italiane: 149 miliardi. E noi, a fronte di una raccolta del fisco che va da poco più di 12 a 15 miliardi, a queste aziende diamo un credito d’imposta. A me sembra surreale quello che sta succedendo.

Nel Governo Conte I ci eravamo impegnati a tutelare queste persone, a tutelare tutti coloro che ricadono in simili difficoltà e nell’azzardopatia. Vi do una cifra, perché sia chiara e rimanga agli atti di questa discussione. Sapete quanti sono gli italiani che hanno dei problemi di azzardopatia in questo Paese? Lo chiedo ai patrioti. Lo sapete quanti italiani si rovinano la vita? Un milione e mezzo di italiani si rovina la vita: loro, le loro famiglie, tutte le persone che hanno intorno, tutti i loro amici e tutti quelli che hanno a cuore queste persone. Sono un milione e mezzo.

Solamente per dare dei dati e capire quanti sono i tossicodipendenti in questo Paese, rispetto ai dati dell’EMCDDA, l’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, in questo Paese, purtroppo, sono 393.000 le persone che fanno uso di droga e hanno dipendenze. Ed il sistema sanitario riesce ad intercettarne solo 250.000 e ad aiutarne 129.000.

Coloro che si rovinano la vita, il proprio futuro e quello della propria famiglia e dei propri figli con l’azzardopatia, sono un milione e mezzo di italiani e noi diamo loro la possibilità di raggiungere le informazioni in maniera ancora più diretta, in maniera ancora più concreta; non solo questo, ma agevoliamo anche la loro tassazione. Io non penso che aggirare le leggi, come si sta facendo in questo momento, sia una cosa corretta. Abbiamo presentato anche una interrogazione, come MoVimento 5 Stelle, all’Agcom.

Però, ci terrei a sottolineare un altro di questi temi, che è drammatico. Questo decreto lo ha fatto venire fuori ed è importante che se ne parli in quest’Aula. Lo dico più da padre di due ragazzi di 19 e 20 anni che da politico: sapete quanti ragazzi dai 14 ai 19 anni in questo Paese giocano d’azzardo? Quasi il 57 per cento. E sapete qual è il dato più drammatico? Quasi la metà di loro ha un giocatore in casa: un padre, un fratello, un amico, una madre, che hanno questo problema. E sapete, di questo 57 per cento di ragazzi, quanti hanno dei gravi problemi? Il 9 per cento e il 3 per cento di questi ragazzi sono malati di azzardopatia. Questo è gravissimo. Questa per me è una vergogna! Quanto stiamo facendo con questo decreto è una vergogna e state utilizzando i voti della vostra maggioranza per dare ancora linfa a questo percorso sbagliato.

È importante leggere anche gli emendamenti presentati dalla maggioranza a questo decreto. Ve n’è uno, in particolare, che è vergognoso; andate a leggerlo, perché avete voluto mettere il carico da novanta con questo emendamento. Avete proposto di eliminare totalmente il divieto assoluto di pubblicità indiretta sui giochi che prevedono scommesse e uso di denaro, nonché sul gioco d’azzardo. Per me, questo è stare dalla parte dei lobbisti, non dalla parte dei cittadini.

Abbiamo presentato un emendamento per rifinanziare il fondo per il gioco d’azzardo patologico, perché è necessario stare vicino alle nuove generazioni, è importante stare vicino a queste persone, perché sono tutte persone che poi ricadranno sul sistema sanitario del nostro Paese. Anche questo emendamento, ovviamente, è stato bocciato e qui si capisce chi sta dalla parte del corporativismo, chi sta dalla parte delle lobby, a chi non interessano i problemi delle famiglie italiane e a chi assolutamente non interessa stare dalla parte del sistema sanitario del nostro Paese.

Signora Presidente, alla maggioranza dico: in video la vostra presidente Giorgia Meloni diceva che era ben tornata e che farete buon uso di tutte le energie che avete recuperato quest’estate, che siete pronti. Ecco, per me non siete pronti. Anzi, siete pronti a fregarvene degli italiani” ha concluso Croatti.