17 Novembre 2024 - 11:30

Dl Dignità: nuovi aumenti del preu per slot e Vlt tra le proposte della maggioranza

Sono circa 890 gli emendamenti presentati nelle commissioni Lavoro e Finanze alla Camera al dl Dignità. Le commissioni, dove giovedì scorso si è conclusa la discussione generale, riprenderanno l’esame oggi (sedute

23 Luglio 2018

Sono circa 890 gli emendamenti presentati nelle commissioni Lavoro e Finanze alla Camera al dl Dignità. Le commissioni, dove giovedì scorso si è conclusa la discussione generale, riprenderanno l’esame oggi (sedute alle 15 e alle 19) quando saranno vagliate le ammissibilità.

Il voto alle proposte di modifica inizierà domani. Il testo è atteso in aula il 26 luglio.

Tra gli emendamenti presentati dalla maggioranza – una trentina – si punta a incentivare le assunzioni stabili. Il M5s ha presentato un emendamento per estendere alle assunzioni del 2019 e 2020 lo sgravio contributivo al 50% per le assunzioni di under 35. La misura è attualmente in vigore, ma limitata alle assunzioni realizzate quest’anno (rimarrà poi in vigore ma solo per chi assume giovani fino a 30 anni).

Gli oneri per la misura sono quantificati in 71 milioni per il 2019, 243 per il 2020 e 354 per il 2021. Le coperture sono individuate in un aumento del Preu, il prelievo erariale su vlt e slot, ulteriore rispetto a quello già stabilito dal dl (+0,25% da settembre e +0,50% dal maggio 2019).

 

All’art. 9 la Lega di Salvini ha presentato il comma 9 bis nel quale si propone:

“Ai fini della realizzazione degli obiettivi di pubblico interesse indicati dall’art. 1 comma 163 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208, le risorse del Fondo di cui alla lettera b) del comma 160 della Legge 28 dicembre 2015, n.208 e successive modifiche e integrazioni,( comma che prevede il finanziamento, fino ad un importo  massimo di 50 milioni  di  euro  in  ragione  d’anno,  di  un  Fondo  per  il pluralismo e  l’innovazione  dell’informazione,  da  istituire  nello stato di previsione del Ministero dello  sviluppo  economico ) destinate alle emittenti  televisive commerciali, sono assegnate in conformità e secondo i criteri disposti dal D.P.R. 23  agosto 2017, n. 146, al quale sono  apportate le seguenti modifiche: a) all’articolo 4 comma 2, ultimo periodo, dopo le parole: “alla data di presentazione della  domanda ” aggiungere le seguenti parole: “mentre per le domande inerenti all’anno 2019, si prende in considerazione il numero medio di dipendenti occupati nell’esercizio precedente, fermo restando che il presente requisito dovrà essere posseduto anche all’atto della presentazione della domanda”.

La finalità indicata dall’emendamento è quella di sbloccare i fondi all’editoria locale e salvare 5mila di posti di lavoro.

 

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