Graziano Musella di Forza Italia ieri in Commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera ha giudicato le disposizioni del dl Dignità contro il gioco d’azzardo, e in particolare il divieto
Graziano Musella di Forza Italia ieri in Commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera ha giudicato le disposizioni del dl Dignità contro il gioco d’azzardo, e in particolare il divieto di pubblicità come una disposizione che non raggiungerà l’obiettivo.
Di opinione opposta il collega di Gruppo Carlo Fatuzzo secondo il quale sarebbe stato anche opportuno introdurre disposizioni più incisive sul gioco d’azzardo, di cui propone addirittura il divieto assoluto.
L’on. Galeazzo Bignami (FI) ha sottolineato, pur nella massima condivisione del contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo, la distinzione tra gioco d’azzardo e gioco di abilità – richiamando a titolo di esempio alcuni giochi di carte, come la briscola – da tenere in considerazione per non colpire indistintamente un settore che rischia, altrimenti, di essere esposto ad una vera e propria caccia alle streghe.
Per l’on. Romina Mura delPd le disposizioni contro il gioco d’azzardo sono l’ennesimo spot elettorale, in quanto l’unica strada valida sarebbe stata quella di dare risorse ai comuni, che già molto stanno facendo, per implementare le misure già adottate.
A rispondere al dibattito, il ministro Luigi Di Maio: “E’ inaccettabile – ha detto – che soggetti come Confindustria, che rappresenta le aziende di stato, difenda il gioco d’azzardo; vi è una responsabilità sociale delle imprese nazionali, che dovrebbero pretendere dal proprio organo di rappresentanza un comportamento eticamente corretto nei confronti di una piaga sociale quale il gioco d’azzardo”.
Quanto all’assenza di un divieto di pubblicità del gioco d’azzardo in ambito europeo, Di Maio ha auspicato che su questo tema la passività di Bruxelles e il potere delle lobby di settore possano cedere il passo, magari a seguito delle prossime elezioni europee e ad un cambio di maggioranza nel Parlamento europeo, ad una riflessione sul punto. Nel frattempo l’Italia procede all’abolizione di questa forma di pubblicità. Condivide le preoccupazioni manifestati riguardanti il gioco d’azzardo con riferimento ai minori, evidenziando come spesso i ragazzi possano trovare esempi negativi proprio nella pubblicità, magari fatta da personaggi di spicco del mondo dello sport. Si può certo fare di più ulteriori misure potranno essere affrontate in altra sede.
PressGiochi