L’Aula di Montecitorio ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato durante la discussione del dl Caivano dal Movimento 5 Stelle e che impegna il Governo a valutare l’opportunità di
L’Aula di Montecitorio ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato durante la discussione del dl Caivano dal Movimento 5 Stelle e che impegna il Governo a valutare l’opportunità di vietare la promozione e l’induzione dell’azzardo, in qualsiasi forma e modalità, nei confronti di minori di anni 18, vietando qualsiasi attività volta a sollecitare o indurre i minori all’azzardo e alle scommesse, ivi inclusa la pubblicità ingannevole presente su portali internet di carattere sportivo che richiamano al mondo delle scommesse e ai giochi di carte legati all’azzardo; l’offerta di bonus o promozioni per incoraggiare le persone a scommettere; la sponsorizzazione di eventi o attività per promuovere l’azzardo e le scommesse; la diffusione di informazioni false o fuorvianti sull’azzardo e le scommesse.
La Camera ha tuttavia richiesto una riformulazione del testo iniziale.
“Ovviamente, – ha dichiarato l’on. Francesco Silvestri del Movimento – accogliamo la riformulazione su quest’ordine del giorno, però ci saremmo aspettati un po’ più di coraggio, non il depotenziamento di un ordine del giorno, che è assolutamente ragionevole. Come MoVimento 5 Stelle, ci rifacciamo sempre alla sentenza n. 371 del 2011, che stabilisce tre princìpi importanti. Il primo: gli Stati membri possono imporre restrizioni al settore dell’azzardo, in quanto riconoscono che questo possa essere un rischio per la nostra collettività e per l’ordine pubblico. Il secondo obiettivo è quello per cui la tutela del consumatore dalla dipendenza mal si confà con l’espansione economica del settore giochi. Il terzo principio che viene riconosciuto è che le pubblicità non devono banalizzare gli effetti dell’azzardo e non devono incitare, quindi, all’attività. Su questi presupposti è stata costruita un’attività di Governo del “Conte 1”, che, nel decreto Dignità, vietava espressamente il gioco d’azzardo. Questo divieto è stato, ovviamente, male interpretato dall’Agcom. Il risultato del lavoro dell’Agcom è che, se oggi vediamo una partita della nazionale, ci vediamo i bellissimi cartelloni che richiamano i siti dell’azzardo, con una truffa semantica che è stata utilizzata riguardo alla parte dell’informazione.
Ora, c’è un altro ed ultimo aspetto che mi interessa: la tutela dei nostri ragazzi e dei nostri bambini. I nostri ragazzi sono tempestati, sui loro smartphone e sui loro tablet, da pubblicità che richiamano – anche con nomi ingannevoli, proprio costruiti per la loro sensibilità, come amore, candy, cuore, con immagini condite da animali che possono essere di qualsiasi tipo, con caramelle, tutto quanto con uno scrosciante rumore di una cascata di monete – una sensibilità che, alla loro età, non dovrebbe essere richiamata. E guardate che sono anche i nostri figli e i nostri ragazzi; non è che il problema è solo fuori da queste Aule. Quello che voglio dirvi è che ovviamente qui non ci sono giochi per i nostri minori con vincita in denaro, ma l’effetto psicologico e adrenalinico del sistema richiama assolutamente quello delle slot machine. E mentre i sindaci di tutta Italia lottano con le loro restrizioni, contro gli effetti dell’azzardo, l’industria di settore si prepara il terreno futuro. E tutto questo avviene anche con circa 2.000 giochi creati ad hoc, come categoria slot machine, di cui 19 recano l’indicazione “per bambini”, cioè “per minori dai 4 agli 8 anni”. Questo è uno scandalo che tutti dobbiamo impegnarci a fermare, perché l’obiettivo di ciò è chiaro: usare la parte ludica, o presunta tale, dell’azzardo per portare agli effetti dei problemi di dipendenza. Tra l’altro, la parte ludica sfido a trovarla con riguardo alle slot machine: vi prego, infatti, di andare su internet e cercare una fotografia di una persona davanti a una slot machine che sorride. Non ne troverete alcuna perché l’effetto è solamente quello che ho menzionato.
Quindi, vi chiediamo di prendere un impegno molto più serio di quello che avete preso oggi, al quale daremo comunque una dimostrazione politica di apertura, perché il problema, soprattutto in un momento di crisi sociale, come questo, è molto più serio di quello che avete manifestato in quest’Aula”.
PressGiochi
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