24 Dicembre 2024 - 04:00

Divieto pubblicità. Nardella (sind. Firenze): “La soluzione non convince”

“Quello del gioco d’azzardo è un tema molto complicato, perché figlio di un grande paradosso: lo Stato che da un lato limita e dall’altro incassa un sacco di miliardi. Così

04 Luglio 2018

“Quello del gioco d’azzardo è un tema molto complicato, perché figlio di un grande paradosso: lo Stato che da un lato limita e dall’altro incassa un sacco di miliardi.

Così vietare gli spot in via di principio può anche andar bene, non e’ sbagliato. Il punto però è capire l’efficacia di questa misura e non sono molto convinto che questa limitazione riduca il volume d’affari del gioco d’azzardo. Intendiamoci, il problema c’e’, e’ gigantesco ed e’ giusto sollevarlo. Ma e’ la soluzione che non convince”.

Lo spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella a Radio 24 a proposito del provvedimento intrapreso dal governo Conte.

Nardella, quindi, ricorda l’ordinanza varata da Palazzo Vecchio, quella in cui e’ prevista la chiusura delle sale gioco dalle 18 alle 24 e lo spegnimento delle slot machine nei bar e nei locali dalle 13 alle 19.

“Però- sottolinea- contestualmente abbiamo anche lanciato un progetto per l’educazione nelle scuole”. Perche’, aggiunge, “il punto è questo: è corretto limitare il gioco, soprattutto vicino alle scuole o agli impianti sportivi, cosi’ come tutelare giovani e anziani che sono i più esposti in assoluto”, ma in tutto questo “occorre educare i cittadini ad un uso consapevole del gioco d’azzardo, che e’ la nuova droga di questo millennio. E quello di cui non si parla è la lievitazione impressionante dei costi sanitari per curare queste persone”. Inoltre, conclude Nardella, “non si dice che la ludopatia è persino più grave di molte altre forme di dipendenza, perché è psicologica e colpisce tutte le fasce sociali e le aree geografiche del Paese”.

 

PressGiochi