05 Ottobre 2024 - 05:16

Divieto pubblicità giochi. CdS sospende contenzioso Meta in attesa della pronuncia della Corte di giustizia europea

Nel dicembre 2022, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato Meta Platforms Ireland Ltd. con una multa di 750.000 euro per la violazione del divieto di pubblicità sul gioco

04 Ottobre 2024

Nel dicembre 2022, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato Meta Platforms Ireland Ltd. con una multa di 750.000 euro per la violazione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo previsto dal Decreto Dignità. La violazione consisteva nella presenza di contenuti sponsorizzati su Facebook relativi a scommesse online, rilevati nel maggio 2022.

Meta ha impugnato la delibera davanti al T.A.R. del Lazio, sostenendo che, in qualità di “hosting provider”, non fosse responsabile per i contenuti pubblicati dagli utenti fino alla notifica dell’infrazione. Il T.A.R. ha accolto il ricorso, annullando la delibera e rilevando che Meta non fosse effettivamente a conoscenza delle attività illecite prima della notifica.

A.gcom. ha successivamente presentato appello al Consiglio di Stato, contestando la sentenza di primo grado e chiedendo la riforma del verdetto. Meta ha risposto con un appello incidentale, puntando su ulteriori motivi non accolti dal T.A.R.

Durante l’udienza del 26 settembre 2024, il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere il giudizio in attesa della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La Corte è stata chiamata a chiarire se il regime di responsabilità degli hosting provider si applichi anche alla pubblicità di giochi d’azzardo online. Le parti non si sono opposte alla sospensione del giudizio, che proseguirà dopo la decisione della Corte di Giustizia.

Il caso, però, ha assunto una nuova complessità quando, nel giugno 2024, il Consiglio di Stato ha sollevato un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) in un caso simile, riguardante le responsabilità degli hosting provider nella pubblicità online di giochi e scommesse con vincite in denaro. La CGUE è stata chiamata a chiarire se il regime di esenzione di responsabilità previsto dall’art. 14 della direttiva e-commerce si applica anche alla promozione di giochi d’azzardo online.

Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di giustizia dell’Unione europea le seguenti questioni pregiudiziali:

  1. «Se, in base all’art. 1, par. 5, della Direttiva 2000/31/CE, il regime di responsabilità degli hosting provider di cui all’art. 14 della Direttiva medesima sia applicabile alle attività relative alla pubblicizzazione online di giochi o scommesse con vincite di denaro nonché alla pubblicizzazione del gioco d’azzardo»;
  2. «Se il regime di responsabilità di cui all’art. 14 della Direttiva 2000/31/CE, sia applicabile ad un hosting provider quale Google con riferimento ai contenuti pubblicati dai titolari dei canali YouTube con cui Google abbia concluso l’accordo di partnership commerciale sopra descritto»”;

Il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno sospendere il giudizio sul caso Meta, in attesa della pronuncia della CGUE.

PressGiochi

Fonte immagine: PALAZZO SPADA SEDE DEL CONSIGLIO DI STATO