24 Novembre 2024 - 03:04

Divieto di pubblicità al gioco d’azzardo. Coraggio (DLA Piper): “Ecco alcune eccezioni che potrebbero essere previste da AGCOM”

Interessanti eccezioni al divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo previsto nel decreto Dignità potrebbero derivare dalle imminenti linee guida AgCom in materia. Ad affermarlo è l’avvocato Giulio Coraggio, DLA Piper,

26 Marzo 2019

Interessanti eccezioni al divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo previsto nel decreto Dignità potrebbero derivare dalle imminenti linee guida AgCom in materia.

Ad affermarlo è l’avvocato Giulio Coraggio, DLA Piper, che ha evidenziato come, a suo parere il divieto in questione violi sotto diversi profili la Costituzione Italiana e il principio di libera prestazione dei servizi sancito dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea.

 

“L’intero settore – commenta il legale – è ora in attesa delle linee guida sull’applicazione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo che dovrebbe essere rilasciato nel corso del mese di aprile 2019 da AgCom, l’autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni, che ha giurisdizione sulla questione e potrebbe introdurre interessanti eccezioni.

Agcom a dicembre 2018 ha pubblicato una questionario al fine di raccogliere dati e pareri sulla portata del divieto. Abbiamo partecipato alla consultazione per conto di un numero di operatori e alcuni degli argomenti interessanti emersi durante la consultazione includono:

– c’è una differenza tra brand marketing e pubblicità – il marketing di marca potrebbe essere consentito poiché non contiene alcuna ‘call to action’ (invito a giocare) o bonus, ma è necessario che gli operatori si facciano conoscere al pubblico. Allo stesso modo, le sponsorizzazioni dovrebbero essere consentite in quanto sono focalizzate sul marchio, mentre lo scopo del divieto è quello di proteggere i cittadini da messaggi potenzialmente pericolosi che potrebbero causare dipendenza;
– l’email marketing risponde a una richiesta dei giocatori – il CRM e l’email marketing dovrebbero essere esentati dal momento che gli operatori ottengono un consenso conforme alla privacy per le comunicazioni di marketing, tali comunicazioni sono one2one e i destinatari hanno il pieno controllo di esse poiché possono in qualsiasi momento disiscriversi e smettere di ricevere ulteriori comunicazioni ;
– la pubblicità B2B non rientra nel campo di applicazione del divieto – non vi è dubbio che l’obiettivo del divieto è proteggere i giocatori. Le comunicazioni B2B sui siti professionali e in generale le comunicazioni di marketing sui siti dedicati al gioco d’azzardo sono dirette a persone più preparate e meno esposte al rischio di dipendenza dal gioco.

Queste sono solo alcune delle eccezioni – secondo l’avvocato Giulio Coraggio – al divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo italiano che potrebbero essere introdotto da AgCom, ma dovremo aspettare solo poche settimane per conoscere le linee guida. La speranza è che il regolatore sia in grado di identificare il giusto equilibrio tra la protezione dei giocatori e la necessità per un’industria di sopravvivere, e che le regole siano abbastanza chiare da evitare di finire in lunghe dispute”.

PressGiochi

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