Distanziometro. Palazzo Spada: “Legge resta anche se il gioco viene messo al bando”
“Nella comparazione degli opposti interessi prevale quello di tutela della salute pubblica e di prevenzione della ludopatia, senza che possa assumere rilievo ostativo, a fronte della pregnanza degli interessi pubblici
12 Ottobre 2018
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“Nella comparazione degli opposti interessi prevale quello di tutela della salute pubblica e di prevenzione della ludopatia, senza che possa assumere rilievo ostativo, a fronte della pregnanza degli interessi pubblici tutelati, la circostanza che, per rispettare la distanza dai luoghi sensibili, il ricorrente sia costretto a spostarsi in una zona periferica del territorio comunale”.
Lo afferma il Consiglio di Stato respingendo l’appello di un operatore del comune di Comune di San Mauro Pascoli ricorso contro la legge regionale delle distanze.
Palazzo Spada tuttavia afferma che “l’ipotizzata inesistenza di spazi praticabili o appetibili per una diversa localizzazione della sala giochi di cui è stata ingiunta la chiusura perché ubicata a meno di 500 metri di distanza da luoghi sensibili non può condurre al paradosso della negazione del precetto di legge”.