16 Novembre 2024 - 16:38

Distanziometro in Val D’Aosta: ancora molti comuni devono definire i luoghi sensibili sul proprio territorio

L’Ufficio cartografico della Regione autonoma Valle d’Aosta ha realizzato in collaborazione con il Dipartimento innovazione e agenda digitale e l’In.Va.S.p.a. l’applicazione web SCT ‘Ludopatia’ quale strumento cartografico di visualizzazione dei

24 Luglio 2019

L’Ufficio cartografico della Regione autonoma Valle d’Aosta ha realizzato in collaborazione con il Dipartimento innovazione e agenda digitale e l’In.Va.S.p.a. l’applicazione web SCT ‘Ludopatia’ quale strumento cartografico di visualizzazione dei luoghi sensibili e delle relative aree di interdizione al gioco d’azzardo individuate dai Comuni sulla base di quanto definito dalla legge regionale numero 2 del 27 marzo 2019 che ha modificato la legge regionale numero 14 del 15 giugno 2015.

 

Ma ad oggi, come ci comunica la Regione, la mappatura dei luoghi sensibili è incompleta, in quanto alcuni comuni, evidenziati in rosso sulla mappa stessa, non hanno ancora elaborato e validato alcun luogo sensibile sul proprio territorio.

 

La legge prevede il divieto all’apertura “di sale da gioco e di spazi per il gioco in luoghi che siano ubicati ad una distanza, misurata in linea d’aria, inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, da strutture culturali, ricreative o sportive, da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale o da strutture ricettive per categorie protette e ludoteche per minori.”.

 

 

La mappa dei luoghi sensibili, come individuati ai sensi dell’articolo 4, commi 1 e 2, evidenzia le aree di interdizione dal gioco d’azzardo attraverso la delimitazione di aree circolari aventi raggio pari a 500 metri, ovvero pari alla distanza maggiore eventualmente prevista dai singoli Comuni, tracciato dall’ingresso considerato principale del luogo sensibile. Sono altresì considerati ricompresi nelle aree di interdizione gli immobili il cui perimetro è lambito dalle circonferenze individuate.

I Comuni provvedono a redigere e aggiornare l’elenco dei luoghi sensibili e localizzano l’ingresso principale dei medesimi tramite il sistema regionale delle conoscenze territoriali (SCT), ai fini della creazione delle aree di interdizione di cui al comma 1. I dati risultanti, elaborati in modo automatico, sono pubblicati a cura della struttura regionale competente in materia di cartografia.

La Regione provvede a supportare i Comuni nell’inserimento dei dati di cui al comma 2 attraverso la predisposizione di un geonavigatore dedicato, facente parte integrante del sistema regionale delle conoscenze territoriali (SCT).

 

 

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