“Il settore del gioco pubblico è dimenticato dallo Stato da ormai otto mesi. Le donne del settore guidate dalla presidente di Emirebus Antonia Campanella, stanno protestando da oltre un mese
“Il settore del gioco pubblico è dimenticato dallo Stato da ormai otto mesi. Le donne del settore guidate dalla presidente di Emirebus Antonia Campanella, stanno protestando da oltre un mese sotto piazza Montecitorio a Roma. Il settore è dimenticato dallo Stato, non fosse altro che per gli interventi fiscali necessari a finanziare Quota 100 o il reddito di cittadinanza o per aumentare il Preu. Dopo 8 mesi non riusciamo a comprendere il reale motivo per il quale siamo chiusi e purtroppo dobbiamo constatare che si parla di tutti gli altri settori che come noi sono chiusi ma si ignora totalmente il gioco pubblico di stato. Ci accorgiamo che anche tra la stampa generalista confonde addirittura le lavoratrici del gioco con quelle della danza. Come se ci fosse paura di parlare del gioco pubblico di Stato. Non dimentichiamo che ci sono 150mila persone in cassa integrazione, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e esercizi dedicati da ormai 8 mesi chiusi e fermi con tante problematiche”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente della Sapar, Domenico Distante intervenendo alla trasmissione “Il Punto” su Antenna Sud13 condotto da Manila Gorio dove si è parlato della problematica relativa alla chiusura del settore del gioco pubblico di Stato.
PressGiochi
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