“Abbiamo deciso di intervenire con fermezza per tamponare una piaga che sta infettando milioni di italiani: la piaga dell’azzardopatia. Ci sono ormai troppe famiglie – ha affermato oggi alla Camera
“Abbiamo deciso di intervenire con fermezza per tamponare una piaga che sta infettando milioni di italiani: la piaga dell’azzardopatia. Ci sono ormai troppe famiglie – ha affermato oggi alla Camera il Ministro al lavoro Luigi Di Maio parlando del Decreto Dignità – che sono state distrutte a causa del gioco d’azzardo, tra slot online, slot sotto casa, la truffa semantica del gratta e vinci e i miliardi che vanno nelle casse di queste società anziché nelle tasche di commercianti e artigiani che sono diventati davvero troppi.
Secondo una ricerca della Caritas di Roma, i primi contatti con il gioco d’azzardo, soprattutto tra gli adolescenti, arrivano per l’80 per cento dalla pubblicità in TV e per il 60 per cento da quella su Internet.
È chiaro che se un ragazzino vede il suo idolo calcistico che incentiva quel comportamento, penserà che è una cosa bella e lo imiterà. Questo non deve più accadere.
Qualsiasi forma di pubblicità al gioco d’azzardo in Italia è morta e sepolta esattamente come è stato fatto per le sigarette. Questa norma, oltre alle dignità, decreta anche civiltà. Potremmo dirci orgogliosi di essere il primo Paese europeo a fare questa scelta di campo pioneristica. E personalmente mi batterò in sede di Unione europea per estendere questo impianto di legge anche agli altri Paesi europei. Ma l’Italia inizia a dare l’esempio e speriamo che possa esser seguito anche dagli altri Paesi. Ben venga l’emendamento che è stato proposto dalle opposizioni che ha formulato l’articolo 9-ter per quanto riguarda il codice fiscale da utilizzare per le slot. Ben venga tutto quello che ha migliorato questo decreto”.
“Le lobby del gioco d’azzardo- ha proseguito Di Maio – che possono contare su fondi immensi si sono opposte, hanno fatto di tutto per evitare che si arrivasse con questa norma fin qui, ma devo dire che non ci sono riuscite. In passato, quando si toccavano questi temi, improvvisamente succedeva qualcosa nelle Commissioni che inceppava e bloccava tutto e si rimandava all’infinito l’argomento, cioè non si faceva mai. Non c’è stato nessuno spiraglio in questo decreto per gli interessi delle lobby, ma solo porte aperte per gli interessi dei cittadini. Questo è sintomo di forza e di compattezza e per questo ringrazio tutti i parlamentari della maggioranza per aver tenuto duro e mantenuto fede a quanto previsto dal contratto di Governo”.
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