“Pavia sino al 2014 era considerata la capitale del gioco d’azzardo in relazione all’elevatissimo numero di slot machines presenti sul territorio comunale (1 slot ogni 174 abitanti). Per questo –
“Pavia sino al 2014 era considerata la capitale del gioco d’azzardo in relazione all’elevatissimo numero di slot machines presenti sul territorio comunale (1 slot ogni 174 abitanti). Per questo – ha dichiarato a PressGiochi Massimo Depaoli, sindaco di Pavia – siamo intervenuti innanzitutto sui locali pubblici di proprietà del Comune facendo chiudere una sala slot e abbiamo emesso un’ordinanza di limitazione degli orari di accensione delle slot in alcune fasce orarie considerate meno a rischio per le categorie più deboli quali studenti e anziani. Oggi gli apparecchi possono rimanere accesi e utilizzati 7 ore al giorno, contro le 12 ore medie prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza.
Abbiamo inoltre incentivato i locali senza slot finanziando eventi di valorizzazione degli stessi, attraverso pubblici spettacoli e manifestazioni che hanno coinvolto, e stanno coinvolgendo, scuole e associazioni di volontariato. Questo mese, da fine aprile a fine maggio ogni fine settimana sarà dedicato a un evento no slot che coinvolgerà i bar senza macchinette o che le hanno dismesse in ogni quartiere della città con giochi in strada, spettacoli, concerti e animazione per bambini.
Quali risultati avete avuto con questi interventi?
Dal censimento effettuato nel 2014 – continua Depaoli – il numero di bar con slot era di 168, a seguito degli interventi posti in essere dal Comune nel 2015 abbiamo potuto rilevare a gennaio 2016 un numero di bar che hanno dismesso le slot pari a 23.
Tuttavia ritengo, che nel caso in cui il Governo centrale decidesse di intervenire sulla questione, sia fondamentale che permanga in capo ai Comuni un’autonomia di intervento rispetto alle limitazione degli orari di utilizzo delle slot, e rispetto all’individuazione dei luoghi sensibili intorno ai quali porre il divieto di installazione delle macchinette così come previsto ad esempio dalla legge regionale della Lombardia n. 8 del 2013.
Concludendo – ci ha spiegato il sindaco di Pavia – spero che in Conferenza unificata si riuscirà a trovare un accordo equilibrato tra le parti in causa. L’interesse verso la salute dei cittadini deve essere messa almeno sullo stesso piano degli interessi economici”.
PressGiochi