25 Dicembre 2024 - 03:14

Dell’Osso (Procuratore Brescia): “Nell’azzardo la ’ndrangheta guadagna quattro volte più dello Stato”

«Non si parli d’infiltrazione: un fenomeno che ha quarant’anni di vita si chiama radicamento, non infiltrazione». Si parla di mafie, di clan tradizionali ed emergenti che nel distretto giudiziario di

20 Febbraio 2019

«Non si parli d’infiltrazione: un fenomeno che ha quarant’anni di vita si chiama radicamento, non infiltrazione». Si parla di mafie, di clan tradizionali ed emergenti che nel distretto giudiziario di Brescia – e dunque anche nella Bergamasca – hanno appunto messo radici solide.

Il monito arriva da Pier Luigi Maria Dell’Osso, procuratore generale di Brescia, profondo conoscitore della materia. E «following the money», seguendo i soldi, s’intuiscono i tanti settori in cui le cosche fanno fortuna. Uno degli allarmi più rilevanti – «un’emergenza assoluta», la definisce il magistrato – arriva dal gioco d’azzardo (legale) e intreccia più protagonisti: «Il gioco d’azzardo vede un ruolo forte della ’ndrangheta, ma nel settore ha delle proiezioni di particolare interesse anche la camorra». Perché slot e affini sono un formidabile moltiplicatore economico: «Rispetto a quanto lo Stato incassa legalmente dal gioco, la ’ndrangheta guadagna circa quattro volte tanto», è la stima.

Il magistrato lo ha sottolineato ieri pomeriggio a Brescia, nel corso della presentazione in «chiave distrettuale» della nuova relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia: «Nel distretto abbiamo una realtà che vede la ’ndrangheta ben attiva, poi esponenti “sommersi” di Cosa nostra e non sommersi della camorra – è la sintesi tracciata da Dell’Osso –. Una realtà molto variegata è quella delle mafie straniere, tra cui si distinguono in particolare clan albanesi e nigeriani: le mafie straniere sanno creare interlocuzioni proficue con le mafie tradizionali».

 

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