Sono stati tutti respinti gli emendamenti presentati presso la Commissione finanze della Camera che ha esaminato e discusso ieri l’articolo 13 contenente il riordino dei giochi pubblici. Tre gli emendamenti
Sono stati tutti respinti gli emendamenti presentati presso la Commissione finanze della Camera che ha esaminato e discusso ieri l’articolo 13 contenente il riordino dei giochi pubblici.
Tre gli emendamenti ritirati dai firmatari, uno accantonato.
Ritirata la proposta di Lega e Forza Italia che chiedeva “il mantenimento di una equilibrata distribuzione territoriale dell’offerta fisica di gioco al fine di evitare il formarsi di aree nelle quali l’offerta dei singoli prodotti di gioco pubblico sia totalmente assente o eccessivamente concentrata”.
Accantonato invece, l’emendamento di Forza Italia a firma Rubano, De Palma e Barelli che chiedeva di prevedere forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili nonché a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e il gioco minorile.
Respinte tutte le proposte del Movimento 5 Stelle. Gli onorevoli Quartini, Alifano, Fenu, Lovecchio e Raffa avevano chiesto, tra le altre cose, di:
– “garantire la massima tutela degli interessi pubblici generali in tema di salute e la miglior prevenzione dei fenomeni di illegalità, inclusi il gioco d’azzardo minorile ed il riciclaggio di proventi di attività criminose, tenuto altresì conto della deliberazione della Corte dei Conti 30 dicembre 201, n. 23, n. 2021/ G, e delle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del 2 dicembre 2022.”
– “riordino delle reti di gioco, sia a distanza, sia in luoghi fisici, al fine di concentrare l’offerta in un minor numero di punti di gioco, specializzati per singola tipologica offerta, definendo per essi parametri oggettivi e soggettivi di maggior sicurezza e controllo;”
– potenziare il contrasto del gioco illegale delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nell’offerta di gioco” aggiungere le seguenti : e dare piena attuazione alle indicazioni presenti nelle relazioni della commissione bicamerale svoltesi nella 17ª e 18ª legislatura, con particolare riferimento alle misure antiriciclaggio;
“estensione, a tutti partner contrattuali dei concessionari, dei requisiti previsti dalla normativa antimafia, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla Pubblica Amministrazione, intendendo per partner contrattuali tutti i soggetti d’impresa concorrenti nella cosiddetta filiera (produttori, distributori, istallatori di apparecchiature e strumenti di qualsiasi natura, incaricati di manutenzione, raccolta e versamenti degli incassi (c.d. “trasporto valori”));”
“prevedere inoltre l’istituzione di controlli preventivi sul personale assunto dai soggetti della filiera dell’offerta autorizzata, anche istituendo appositi registri e criteri di ammissione e di esclusione, valorizzando il requisito anagrafico e la sussistenza di condanne per reati o restrizioni alla libertà personale;”
“istituire, a livello nazionale, per tutti i punti di offerta di gioco, limiti minimi di distanza dai luoghi che risultino sensibili in relazione alla frequenza da parte di categorie vulnerabili, quali ad esempio giovani, anziani, persone con vario tipo di difficoltà, prevedendo la conservazione di eventuali limiti più stringenti adottati dalle amministrazioni locali (regioni, province autonomi, comuni) ovvero la possibilità di adottare motivate ulteriori misure protettive, per tutte le tipologie di gioco, in ragione della situazione dei rispettivi territori”.
Respinti infine anche le proposte provenienti da esponenti del primo partito di maggioranza. Fratelli d’Italia aveva chiesto di introdurre la previsione di forme di compartecipazione al gettito erariale o delle entrate provenienti dall’aggiudicazione delle concessioni, da parte delle regioni e degli enti locali, anche mediante forme di compensazione con i trasferimenti e finanziamenti statali e che una percentuale delle sanzioni amministrative riscosse in base ai controlli effettuati dalla polizia locale siano destinate al comune di riferimento.
Non solo: Testa, Congedo, De Bertoldi, Filini, Matera, Matteoni, Maullu avevano proposto di istituire il Registro Unico degli Operatori di gioco, senza ulteriori oneri per gli operatori salvi quelli per le pratiche amministrative di iscrizione. Si chiedeva un “riordino, secondo criteri di maggiore semplicità e trasparenza, della disciplina riguardante le procedure per l’importazione, la commercializzazione e l’installazione degli apparecchi di puro intrattenimento senza vincita in denaro, introducendo procedure basate su autocertificazione tecnica asseverata, attestante la conformità e il rispetto dei requisiti tecnici previsti.”
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|