Il tema della Delega fiscale è stato al centro dell’evento organizzato da Sapar in apertura di Enada. Presenti le principali associazioni di categoria che hanno dato il proprio parere sul
Il tema della Delega fiscale è stato al centro dell’evento organizzato da Sapar in apertura di Enada. Presenti le principali associazioni di categoria che hanno dato il proprio parere sul testo dell’art. 15 della legge che contiene il riordino dei giochi.
Ad intervenire, Gennaro Parlati di Sistema Gioco Italia. “Il passaggio più importante inserito nella delega fiscale – ha detto Parlati – nella parte del gioco è quella relativa al territorio. Credo che si debba partire lavorando a norme omogenee sul territorio. E’ importante evidenziare il ruolo dell’intera filiera sul territorio. Si parla di AWP e dovremo riattivare quella proposta che era anche approdata in Commissione europea. Le associazioni dovranno lavorare insieme in un tavolo tecnico insieme alle istituzioni. Senza gli operatori non possono calare dell’alto un testo normativo che dovrà regolare il settore.
Il settore dispone di grandi capacità tecnologiche. Ma la pandemia ha velocizzato un processo che dobbiamo affrontare. E dobbiamo presentarci alle istituzioni con proposte univoche. Essere proattive per sfruttare questa opportunità”.
“Il riordino – ha affermato Massimiliano Pucci di Astro – vale miliardi di euro e prima di analizzare il testo sarà importante capire le regole di ingaggio, se dovrà passare un riordino frutto della collaborazione con gli operatori o un testo stabilito dal governo. Se dobbiamo fare un riordino che combatta la ludopatia non possiamo togliere le slot nei bar che, secondo gli studi, producono meno ludopatia. Non si aiuta l’economia togliendo il gioco dagli esercizi pubblici, ma si favorisce l’illegalità. Certo si può migliorare la distribuzione dell’offerta. Una buona riforma deve essere buona per il Paese. Dobbiamo presentarci con una proposta che sia buona per tutti”.
“E’ vero che lo stato del settore vede che l’offerta è tornata ai livelli pre-pandemia ma il mercato è cambiato: sono andati persi i punti vendita meno strutturati, l’offerta e la domanda si è spostata sull’online sono cambiati i parametri di redditività delle aziende, la raccolta è cambiata. La legge delega va letta attentamente, magari anche cambiata in alcuni punti con l’aiuto delle rappresentanze del settore. Continuare a vedere il distanziometro come strumento primario per combattere la ludopatia credo sia errato” ha dichiarato Emmanuele Cangianelli di EGP Fipe. “Ricordiamo che più del 30% di gettito arriva dagli apparecchi nei bar, più del 50% se guardiamo anche alle scommesse. Sono i numeri che dovrebbero essere un punto fermo per un intervento che in sostanza parla di invarianza di gettito. Si deve fare quindi molta attenzione al tipo di interventi che andranno fatti. E’ importante parlare di certificazione delle sale per garantire la qualità dell’offerta e delle persone che lavorano nelle sale. Questo è un aspetto che non dovrà essere tralasciato”.
“Siamo una filiera importante – ha aggiunto il presidente Sapar Domenico Distante – che non può essere lasciata fuori dalle decisioni che la riguardano. Non faccio sconti a nessuno. Ma come operatore che opera da tanti anni sul settore pretendo il rispetto del mio ruolo. Credo nel rispetto e nella correttezza istituzionale. Credo con un tavolo tecnico ci si possa confrontare per poter dare il nostro parere e contributo. Nella delega non si capisce se dalle AWp si passerà alle AWP R o alle Vlt. Molti sono i punti poco chiari. Per questo credo sia fondamentale un confronto. Sarebbe utile arrivare alla tassazione sul margine, che chiediamo da tanti anni. Infine sulle licenze, altro punto interrogativo. Le regole devono essere univoche, valide ugualmente su tutto il territorio nazionale”.
“Il presidio del territorio è una caratteristica importante. Essere presenti. Ma con quale densità? In Confcommercio valuteremo molto attentamente il testo della delega fiscale per capire come andrà fatta la distribuzione tra punti specializzati e punti generalisti. A Bolzano ad esempio restano solo pochissime attività dopo l’entrata in vigore del distanziometro. Anche in Emilia Romagna le aziende stanno soffrendo. Per tanto tempo abbiamo atteso una legge. Ora arriva il riordino. Il ruolo strategico della distribuzione territoriale sarà il vero tema da trattare. Inoltre anche il tema erariale che proviene gran parte dagli esercizi generalisti dovrà essere attentamente valutato. Pensiamo all’occupazione che il settore fisico offre. Abbiamo sempre cercato la giusta specializzazione dell’offerta ricercando modalità di gioco che davvero vadano a contrastare il disturbo da gioco d’azzardo”.
PressGiochi
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