Ha preso il via ieri in Commissione finanze della Camera l’esame della Delega fiscale che contiene all’articolo 13 il riordino della normativa dei giochi. Il relatore per Forza Italia, Fabrizio
Ha preso il via ieri in Commissione finanze della Camera l’esame della Delega fiscale che contiene all’articolo 13 il riordino della normativa dei giochi.
Il relatore per Forza Italia, Fabrizio Sala, ha ricordato che il disegno di legge contenente delega al Governo per la riforma fiscale (A.C. 1038) è stato abbinato l’A.C. 75, che riproduce integralmente il disegno di legge di delega per la riforma del sistema fiscale, presentato dal Governo all’epoca in carica nella scorsa legislatura e modificato dalla Camera dei deputati.
Partendo dall’esame del disegno di legge presentato dal Governo, segnala che esso consta di 20 articoli, distribuiti in cinque titoli.
Il Titolo I contiene i princìpi generali e i tempi di esercizio della delega, agli articoli da 1 a 3, nonché all’articolo 4 i princìpi e i criteri direttivi per la riforma dello statuto del contribuente, con particolare riguardo alla disciplina dell’interpello.
Il Titolo II, concernente i tributi, rappresenta la parte più ampia della delega ed è articolato in tre capi. Il Capo I, agli articoli da 5 a 8, concerne le imposte sui redditi, l’IVA e l’IRAP, cui si aggiunge l’articolo 9, nel quale confluiscono ulteriori disposizioni sulla materia. Il Capo II, agli articoli da 10 a 12, concerne tutte le altre imposte indirette, mentre il Capo III contiene il solo articolo 13, concernente la disciplina dei giochi.
Il Titolo III attiene alla disciplina delle procedure di definizione dell’imponibile, accertamento, riscossione e contenzioso, di cui al capo I, articolo da 14 a 17, e le sanzioni, di cui all’articolo 18 del Capo II.
Il Titolo IV contiene, all’articolo 19, i princìpi e i criteri direttivi relativi al riordino della normativa tributaria e alla codificazione.
Il Titolo V, infine, contiene all’articolo 20 le disposizioni finanziarie.
L’articolo 13, – afferma il relatore – contenente i princìpi e i criteri direttivi in materia di giochi, conferma innanzitutto il modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio. Reca inoltre i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, con specifico riguardo, tra l’altro, alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari, alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nell’organizzazione e nell’esercizio dei giochi, al prelievo erariale, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, alle regole di rilascio delle licenze, alla disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi, nonché alla qualificazione e alla responsabilità degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento”.
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