“Sul tema dei giochi nel decreto di Delega fiscale non si parla solo degli aspetti fiscali ma anche amministrativi, organizzativi e sanitari. Il regime concessorio e autorizzatorio viene confermato il
“Sul tema dei giochi nel decreto di Delega fiscale non si parla solo degli aspetti fiscali ma anche amministrativi, organizzativi e sanitari. Il regime concessorio e autorizzatorio viene confermato il modello a presidio della legalità e attoa garantire la corretta riscossione delle entrate erariali dai giochi oltre che a garantire il contrasto alla criminalità e al riciclaggio”.
“I criteri e i principi direttivi della delega – ha affermato il direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli Roberto Alesse oggi in audizione persso la Commissione finanze della Camera – permettono di garantire una piena tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili mediante l’introduzione di specifiche misure tecniche e normative volte a prevenire il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo e del minorile. Sono previsti la diminuzione dei limini ti vincita, la formazione degli esercenti dei punti di raccolta, le caratteristiche minime che devono possedere le sale in cui si offre il gioco, la certificazione di ogni singolo apparecchio con passaggio graduale ad apparecchi che consentono il gioco solo da ambiente remoto e il divieto di raccogliere il gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente ai minori di anni 18.
Il primo obiettivo della delega è assicurare la riduzione dei rischi connessi al disturbo del gioco d’azzardo patologico attraverso misure alcune delle quali possono essere perseguite senza il rischio di riflesso sulle ingenti entrate erariali.
L’Agenzia si è già attivata in tal senso sin dal 2019 sospendendo l’accettazione delle scommesse su eventi riservate esclusivamente ai minori di età.
Uno dei punti cruciale è l’introduzione di una disciplina di concertazione tra Stato, Regioni ed enti locali in ordine alla pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco con conseguente riordino delle reti di raccolta. In particolare, devono essere garantite forme di partecipazione alla pianificazione dell’offerta fisica di gioco che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili quali scuole, centri di aggregazione giovanile, chiese, etc, determinati a livello nazionale. Questo intervento, qualora correttamente perseguito, consentirà di sciogliere un nodo tecnico che grava da anni sulla certezza dei luoghi fisici dove poter collocare prodotti di gioco legali. Appare auspicabile riattivare la Conferenza Unificata per la predisposizione di un nuovo quadro di distribuzione dei punti di gioco che preveda un sistema unico di dislocazione dei punti e individuazione di criteri di distanza uniformi.
La delega prevede un’intensificazione delle azioni di contrasto al gioco illegale e delle infiltrazioni criminali nell’offerta di gioco mediante rafforzamento della disciplina sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi di onorabilità di tutti gli operatori di gioco. Tale finalità è stata sottolineata anche dalla Commissione parlamentare di inchiesta antimafia della passata legislatura. L’obiettivo è sicuramente perseguibile.
Per quanto riguarda la filiera, si sottolinea la possibilità che il contenuto minimo dei contratti fra concessionari e loro punti di offerta venga definito con maggior dettaglio avendo cura di non tentare in maniera irragionevole la libera contrattazione tra le parti.
Non si ritiene possibile la piena armonizzazione del payout rispetto ai relativi giochi. Serve piuttosto una revisione dell’imposizione fiscale e una armonizzazione degli aggi. Questa armonizzazione potrà costituire una linea programmatica per l’agenzia e per la stesura dei prossimi bandi di gara per l’affidamento dei prossimi concessioni.
Serve infine procedere alla revisione della disciplina dei controlli e accertamento tributi gravanti sui giochi e riordino del sistema sanzionatori penale e amministrativo. I controlli devono essere ispirati a maggior rigore, specificità e trasparenza. Lo scorso 3 aprile abbiamo sottoscritto insieme alla Guardia di Finanza uno storico accordo di collaborazione per avviare piani di controllo congiunti perché la collaborazione interforze è fondamentale nel contrasto all’offerta illegale”.
Nell’ambito dell’esame parlamentare del disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale, si è svolta oggi, alle ore 14.00 presso la commissione Finanze della Camera dei deputati l’audizione informale del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Cons. Roberto Alesse.
Nel suo intervento, il Direttore dell’Agenzia ha premesso che la riforma fiscale costituisce una importante opportunità per affrontare temi complessi che richiedono significativi interventi strutturali per favorire il bene dei cittadini e del sistema produttivo.
Nel particolare, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, attraverso l’attuazione della delega legislativa, potrà contribuire all’adeguamento della normativa nazionale al diritto dell’Unione Europea, e attuare una significativa semplificazione procedurale nei settori delle dogane, delle accise e, non da ultimo, del comparto del gioco pubblico.
Si intende nello specifico:
“La finalità complessivamente perseguita con la delega – ha dichiarato il Direttore Generale di ADM, Cons. Roberto Alesse – è quella di valorizzare il servizio reso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli agli operatori ai quali deve essere assicurata, nella operatività quotidiana, efficienza dell’azione amministrativa, razionalizzazione dei processi ed omogeneità delle procedure su tutto il territorio nazionale”.
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