Dopo oltre otto mesi di vita del governo Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha deciso di sbloccare la questione deleghe per viceministri e sottosegretari. Una decisione che arriva mentre
Dopo oltre otto mesi di vita del governo Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha deciso di sbloccare la questione deleghe per viceministri e sottosegretari. Una decisione che arriva mentre al Tesoro potrebbe far capolino molto presto il delicato dossier della manovra correttiva (visto l’andamento della congiuntura) e che sicuramente vedrà l’inquilino di Via Venti Settembre fare gli straordinari per far saltare fuori gli otto miliardi di euro con cui centrare gli impegni presi con Bruxelles sul deficit/Pil.
La scelta di Tria sarebbe quella di mantenere per sè le banche e la Cassa Depositi e Prestiti, distribuendo le restanti in primis ai due viceministri, ma anche coinvolgendo i sottosegretari. La decisione finale potrebbe arrivare già nella giornata di giovedì o venerdì.
Al viceministro Garavaglia, che ha alle spalle cinque anni da assessore al Bilancio di Regione Lombardia, andrebbe la finanza regionale, quindi il dossier più importante in termini economici, visto che comprende il fondo sanitario che vale 114 miliardi all’anno.
Per Laura Castelli (Movimento 5 Stelle), ci sarebbe la delega per la finanza comunale e provinciale. Sul fisco, a Garavaglia dovrebbe affiancarsi l’altro leghista del Ministero dell’Economia, Massimo Bitonci. Per lui ci sarebbero anche Dogane e Monopoli, per quanto riguarda la parte Tabacchi.
Ad Alessio Villarosa dovrebbe andare l’altra faccia dei Monopoli, vale a dire quella legata ai Giochi, che vale circa 10 miliardi all’anno. In cantiere ci sarebbero anche due nuove deleghe: i pagamenti digitali e le norme ministeriali attuative. Ma anche su questo argomento sarà Tria ad avere l’ultima parola.
PressGiochi
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