Al momento, in base alle ultime previsioni dei Servizi della Commissione, le Winter Forecast di febbraio, a fronte di un completo allineamento del saldo nominale nel 2015, il deficit 2016
Al momento, in base alle ultime previsioni dei Servizi della Commissione, le Winter Forecast di febbraio, a fronte di un completo allineamento del saldo nominale nel 2015, il deficit 2016 risulterebbe più elevato (-2,5 per cento) per effetto di una stima più contenuta delle entrate ed in particolare del gettito riveniente dai giochi e da una spesa per interessi (4,1 per cento nelle WF) inferiore a quella indicata in autunno nel DPB (4,2 per cento) ma superiore a quella rivista poi in riduzione nel Def (4 per cento).
Lo ha dichiarato questa mattina il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri in audizione sui contenuti del Documento di economia e finanza 2016 presso le Commissioni bilancio riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
“Il contesto macreoeconomico in cui si situa il Def – spiega il presidente – presenta elementi positivi cui si associa però un allargamento dell’area dei rischi” ma accanto a “indubitabili” segnali di miglioramento, ci sono “accresciuti elementi di incertezza”, per cui le stime del governo “non sono esenti da rischi di ulteriore revisione al ribasso”.
Per quanto i margini di manovra siano “molto stretti”, è necessario agire anche sul piano fiscale. Tre le direttrici indicate da Squitieri: “ampliamento della base imponibile, rivisitazione degli obiettivi redistributivi assegnati al sistema di prelievo, ricerca di un effettivo coordinamento della leva fiscale tra livelli di governo”. Proprio la difficile situazione economica potrebbe infatti essere l’occasione “per rivedere la struttura impositiva indiretta”, perché per ridurre la pressione fiscale, come indicato nel Def, è necessario rivedere in modo “strutturale” l’intero sistema di tassazione.
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