Per il 2015, le previsioni indicano un fabbisogno del settore pubblico che si attesta a 57.409 milioni, livello inferiore di 12.454 milioni al consuntivo del 2014 (69.863 milioni). Il Def
Per il 2015, le previsioni indicano un fabbisogno del settore pubblico che si attesta a 57.409 milioni, livello inferiore di 12.454 milioni al consuntivo del 2014 (69.863 milioni). Il Def ricorda che le misure previste dalla legge di stabilità 2015 in termini di reverse charge, tassazione del TFR, adempimento volontario dei contribuenti e regolarizzazione degli operatori del settore dei giochi (CTD) sprovvisti di concessione statale comportano effetti positivi sulle entrate tributarie.
Quanto alla tassazione, fatta eccezione per l’impatto in termini di maggiori entrate previsto per la clausola di salvaguardia della Legge di Stabilità 2015, si segnalano gli interventi in materia di giochi per i quali si stimano maggiori entrate per circa 7,2 miliardi dal 2015 al 2019. Si segnala che nel Programma di Stabilità, dagli interventi nel settore dei giochi, negli anni 2015-2019 sono attese maggiori entrate per circa 8 miliardi.
Secondo quanto riportato, si tratta, in particolare, di misure che prevedono l’affidamento del servizio di raccolta del gioco del lotto e degli altri giochi a quota fissa a concessionari individuati mediante procedure ad evidenza pubblica (0,8 miliardi); la riduzione dei compensi e degli aggi per gli operatori che agiscono nel settore della raccolta del gioco, mediante apparecchi AWP e VLT, per conto dello Stato (2,5 miliardi); disposizioni volte a favorire la regolarizzazione dei soggetti che operano senza concessione e non sono collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (4,7 miliardi).
Sanità e Gap – Per quanto attiene al settore della sanità il Documento di economia e finanza 2015 attribuisce un rilievo centrale al tema, già presente nel DEF 2014, della sostenibilità finanziaria del Servizio sanitario nazionale nel medio-lungo periodo, in relazione sia alle esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica che alle tendenze demografiche in atto.
Allo scopo di ripensare il SSN in un’ottica di sostenibilità ed efficacia viene sottolineata la necessità di rafforzare le politiche legate alla prevenzione. Nel novembre dello scorso anno la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l’Intesa sul Piano nazionale della prevenzione 2014-2018, che intende delineare un sistema di azioni di promozione della salute e di prevenzione, che accompagni il cittadino in tutte le fasi della vita, nei luoghi di vita e di lavoro. Tra gli obiettivi principali da perseguire vanno segnalate le azioni di contrasto al fumo e alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, alla tossicodipendenza, all’uso delle droghe leggere da parte dei giovani, ai disturbi del comportamento alimentare. Occorre anche rendere operativo il fascicolo sanitario elettronico e dare impulso a tutti i processi di informatizzazione e alla diffusione della sanità elettronica.
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