“C’è un nodo che va sciolto e sul quale vogliamo accendere i riflettori: è quello rappresentato dalla condizione di disordine e di disagio organizzativo in cui si trovano le Agenzie
“C’è un nodo che va sciolto e sul quale vogliamo accendere i riflettori: è quello rappresentato dalla condizione di disordine e di disagio organizzativo in cui si trovano le Agenzie fiscali (entrate, territorio, dogane e monopoli) a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità delle norme in base alle quali l’Agenzia delle entrate, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno attribuito incarichi dirigenziali a tempo determinato ai propri funzionari. Non vogliamo – dichiara alla Camera Marco Di Maio durante la discussione del DEF 2015 – entrare nel merito della sentenza, perché non ci compete e non è questa la sede, ma non possiamo non sollecitare un intervento concreto e urgente per riparare la situazione che si è venuta a creare, mettendo a rischio, peraltro, la piena operatività di questi bracci operativi.
Peraltro, il supporto che queste Agenzie offrono all’economia reale (come, ad esempio, il processo dei rimborsi IVA, il rallentamento dell’attività doganale, l’efficacia delle norme virtuose sul rientro dei capitali e gli accordi bilaterali in campo fiscale) rischia di essere compromesso proprio per effetto di questo disordine organizzativo. È, quindi, urgente e non più rinviabile un intervento, anche di tipo normativo, che affronti l’emergenza e non comprometta le previsioni di gettito che sono alla base di questo Documento di economia e finanza; intervento cui dovrà poi seguire una complessiva riforma di queste Agenzie con criteri e modalità che siamo pronti a discutere, anche con proposte concrete che possiamo fornire al Governo”.
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