La Commissione Lavoro del Senato durante l’esame del Decreto su pensioni e reddito di cittadinanza ha accolto l’ordine del giorno presentato dal senatore Giovanni Endrizzi del M5S in merito all’introduzione
La Commissione Lavoro del Senato durante l’esame del Decreto su pensioni e reddito di cittadinanza ha accolto l’ordine del giorno presentato dal senatore Giovanni Endrizzi del M5S in merito all’introduzione di un tesserino dedicato per accedere a tutti i giochi d’azzardo, dotato di fotografia per ridurre il rischio di cessione a terzi, nonché di un chip elettronico con la possibilità di impostare limiti di orario e limiti di spesa mensile rapportata al reddito dichiarato.
“Tra il 2000 e il 2016, – spiega Endrizzi – la raccolta complessiva da giochi, indice dell’ampiezza del mercato, è aumentata di cinque volte, passando in termini reali da 20 a circa 96 miliardi di euro, mentre nel 2017 è stata pari a 101,8 miliardi e per il 2018 vi sarebbe un ulteriore sensibile aumento; nello stesso periodo la ricchezza prodotta in Italia si è invece contratta e concentrata; ad utilizzare i servizi di azzardo sono in gran parte fasce economicamente deboli: una ricerca diffusa dal Conagga, cercano la sorte con il machine gambling il 66 per cento dei disoccupati, il 47 per cento degli indigenti e il 56 per cento degli appartenenti al ceto medio-basso.
Il tempo dedicato all’azzardo, la frequenza e la durata delle sedute di azzardo, facilitano sviluppo di assuefazione, compulsività, danni alle relazioni sociali e familiari, perdita di produttività nel lavoro, licenziamenti.
Considerato inoltre che l’articolo 9-quater del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 ha introdotto misure a tutela dei minori prevedendo che l’accesso agli apparecchi di intrattenimento sia consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria occorre – propone il penta stellato – estendere con misure idonee l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria per tutti i servizi di offerta del gioco d’azzardo, garantendo i diritti di riservatezza sui dati personali ed in ogni caso l’impossibilità di accedere a tali dati da parte di soggetti diversi dal Ministero della Salute.
Inoltre occorre introdurre, in sostituzione della tessera sanitaria, l’obbligo di un «tesserino dedicato» per i servizi di gioco d’azzardo, ottenibile su richiesta, dotato di fotografia per ridurre il rischio di cessione a terzi, nonché di un chip elettronico con la possibilità di impostare limiti di orario e limiti di spesa mensile rapportata al reddito dichiarato, incompatibile con i benefici della pensione di cittadinanza o del reddito di cittadinanza”.
PressGiochi