“Il decreto fiscale interviene sui giochi con disposizioni tecniche volte a rafforzare il presidio della filiera e a potenziare gli strumenti di controllo a contrasto dei fenomeni illeciti. Si istituisce
“Il decreto fiscale interviene sui giochi con disposizioni tecniche volte a rafforzare il presidio della filiera e a potenziare gli strumenti di controllo a contrasto dei fenomeni illeciti. Si istituisce il Registro degli operatori del gioco pubblico estendendo l’obbligo di iscrizione nel registro già previsto per gli operatori degli apparecchi a tutti gli operatori di gioco consentendo la mappatura anche a livello territoriale del fenomeno del gioco”.
Lo ha dichiarato Benedetto Mineo direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in Commissione Finanze della Camera dove si sta svolgendo l’audizione nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
“L’iscrizione al Registro secondo le regole che saranno dettate da un decreto ministeriale è subordinata alla verifica da parte dell’Agenzia di stringenti requisiti. L’esercizio delle attività di gioco in mancanza della registrazione a tale elenco – ha precisato il direttore – sarà punita con una sanzione di 10mila euro e l’impossibilità di iscriversi all’elenco nei successivi 5 anni.
L’Art. 28 introduce per gli emittenti bancari e finanziari in genere, il divieto di procedere a transazioni di denaro a favore di soggetti che raccolgono gioco in Italia attraverso reti telematiche e di comunicazione senza concessione o privi dei titoli abilitativi richiesti per tali attività.
L’art. 30 interviene sui requisiti soggettivi degli attori della filiera integrando la disciplina di settore, mentre l’art. 29 prevede nuovi strumenti di controllo delle irregolarità attraverso gli agenti che potranno celare la loro identità attraverso l’istituzione di un fondo di 100 mila euro da utilizzare per realizzare operazioni allo scopo di controllare il gioco minorile, impedire il gioco abusivo e contrastare pratiche illegali.
In materia di apparecchi da gioco, l’art. 24 proroga il termine per l’indizione delle gare per le scommesse e il bingo alla luce delle osservazioni del Consiglio di Stato che ha sospeso il parere in attesa di una risoluzione delle problematiche relative al rapporto con i comuni e la tendenza degli enti locali ad introdurre limiti distanziometri alle sale.
L’art. 25 interviene sulla tempistica della sostituzione delle Awp con le Awp-R. E’ importante sottolineare che gli apparecchi Awp-R, in base alle specifiche tecniche in corso di notifica agli organismi unionali, avranno meccanismi volti a prevenire il gioco patologico e minorile, quali ad esempio l’introduzione della tessera sanitaria e la possibilità di definire limiti e tempi massimi di utilizzo, la visualizzazione di messaggi di segnalazione, l’obbligo di esposizione dei costi della partita.
L’art. 26 incrementa il prelievo erariale unico agli apparecchi da intrattenimento di Awp e Vlt. La legge n. 87 del 2018 (Decreto di dignità, ndr) aveva previsto l’aumento progressivo della misura dell’aliquota applicabile ad awp e vlt. Successivamente era stata aumentata la misura di tali aliquote progressive.
L’aliquota preu per le Awp è prevista fino al 31 dicembre 2019 al 21,6% della raccolta e quella delle Vlt pari al 7,9% della raccolta, con ulteriori aumenti già definiti con decorrenza al 1 gennaio 2020 e 1 gennaio 2021. Si incrementa quindi ulteriormente il preu di tali apparecchi prevedendo due aliquote 23% e 9% che assorbono tutti gli aumenti previsti in precedenti norme.
Nel corso degli ultimi anni il mercato degli apparecchi da intrattenimento è stato oggetto di numerose modifiche di aumento del preu – ha sottolineato Mineo – rispetto a quanto previsto al momento della concessione. Il preu per le Awp al 23%, considerando il payout al 68%, è pari ad una aliquota effettiva sul margine della filiera pari al 71,87% residuando per la filiera il 28,13% del margine.
Assumendo per il 2019 una raccolta attesa per 23 miliardi il margine per la filiera è di 7,38 mld, di cui 5,3 mld destinata al preu e il restante 2,08 mld per la remunerazione della filiera.
L’aliquota preu per le Vlt del 9% equivale ad una aliquota effettiva sul margine della filiera pari al 67,82% per cui residua per la filiera il 32,18% del margine, Assumendo una raccolta di 24 mld per il 2019 il margine della filiera è pari a 7,83 mld di cui 5,2 per il preu 2,52 mld per la remunerazione lorda della filiera.
Si tratta di misure elevate anche in un mercato in espansione e occorre verificare la sostenibilità di ulteriori interventi nel caso di eventi esogeni non coordinati”.
PressGiochi