Federico Cafiero De Raho, già procuratore nazionale antimafia, oggi onorevole del M5S ha partecipato alla presentazione alla Camera del libro di Avviso Pubblico “La pandemia da azzardo. Il gioco ai
Federico Cafiero De Raho, già procuratore nazionale antimafia, oggi onorevole del M5S ha partecipato alla presentazione alla Camera del libro di Avviso Pubblico “La pandemia da azzardo. Il gioco ai tempi del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma”, edito dalla casa editrice Altreconomia.
“E’ importante ricordare – ha affermato l’ex procuratore – che le mafie sono una insidia presente che condiziona le nostre attività sia economiche che amministrative. Le slot machine rappresentano il meno. Si pensi che nelle zone più povere ci sono centri di raccolta scommesse che permettono di scommettere su tutto e che vanno oltre al gioco e rappresentano dei canali di riciclaggio.
Ciò che mi sorprese di più nella mia carriera è quando la Regione Calabria voleva estendere alle 22,00 l’orario di questi punti gioco. I punti scommesse rappresentano i punti di raccolta più facilmente accessibili da giovani e anziani. Si, c’è l’uso della tessera sanitaria, ma è dubbio il rigoroso controllo delle tessere. In questi punti di raccolta spesso si realizzano canali di raccolta completamente illegali.
Per la raccolta online i controlli sono ancora più difficili. L’elenco di black list realizzato da ADM non include anche quella fascia di portali che si muovono in altri paesi e che spesso sono mossi dagli stessi soggetti criminali che istituiscono società all’estero dove è più semplice aggirare le regole e poi mirano al mercato italiano. Le numerose indagini sviluppate hanno mostrato come la criminalità organizzata abbia aperto nel mondo società attraverso le quali creavano siti diversi ai quali vi era un libero accesso.
Una cosa è il gioco legale che toglie linfa alla criminalità, altra cosa è il gioco illegale con tutti i danni che crea. La criminalità ancora oggi acquisisce punti vendita e anche concessioni forse, chissà. Abbiamo dei concessionari che si adoperano nel controllo delle giocate per verificare approfondimenti che permettono di evidenziare i casi di riciclaggio, in maniera veramente professionale. Serve un controllo serio e questo è un aspetto che andrà tenuto in considerazione nell’elaborazione del riordino normativo dei giochi.
E’ necessario ridurre il numero di punti di gioco, sono davvero troppi” ha concluso De Raho.
PressGiochi