Si è tenuto sabato a Viggianello, presso il castello dei Principi Sanseverino, il convegno “Quando il gioco si fa duro. I disturbi del gioco d’azzardo patologico”. Evento organizzato dalla Conferenza
Si è tenuto sabato a Viggianello, presso il castello dei Principi Sanseverino, il convegno “Quando il gioco si fa duro. I disturbi del gioco d’azzardo patologico”. Evento organizzato dalla Conferenza dei Sindaci del Piano Sociale di Zona – Ambito Lagonegrese.
La Dott.ssa Caterina Cerbino (Coordinatrice dei tecnici degli uffici di servizio sociale dell’ambito lagonegrese) si è fatta carico, con il patrocinio del comune di Viggianello (comune capofila per Piano Sociale di Zona – ambito lagonegrese).
Sono intervenuti, dal tavolo dei relatori, Andrea Costantino con una testimonianza personale, il dott. Alberto Dattola (Responsabile Servizio per le Dipendenze Patologiche di Lagonegro – A.S.L. di Potenza), l’avvocato Riccardo Vizzino (Presidente Associazione “Il Dado”), la dott.ssa Francesca Fresch (Sostituto Procuratore della Repubblica – Tribunale di Lagonegro), l’avvocato Paolo Galante (Vice Presidente Consiglio Regionale di Basilicata) e il Dott. Vito De Filippo (Sottosegretario Ministero della Sanità). Presenti, tra la folta platea, numerose istituzione della Valle del Mercure e non solo, le forze armate, i parroci della locale comunità e i ragazzi della classe quinta dell’I.T.C. di Viggianello che hanno anche esternato le loro domande e i loro dubbi ai relatori.
La dott.ssa Cerbino che ha esternato un disagio sociale presente anche nell’area del Mercure: “Oggi se entri in un bar non puoi non vedere ragazzi che giocano alle slot machine. Ci sono forti situazioni di degrado. Bisogna assolutamente fare prevenzione e dare aiuto dove ce n’è bisogno”.
“L’Italia è la prima nazione d’Europa per le maggior cifre spese per il gioco d’azzardo”. Queste le parole dell’avvocato Vizzino che ha poi aggiunto: “Nel nosto paese c’è una categorizzazione di giocatori: lo studente, il disoccupato e l’anziano. I quali giocano in modi e luoghi diversi ma tutti con l’errata consapevolezza di un facile guadagano. Continuando su questa linea aumenterà sempre più la disoccupazione” – e conclude, con un pensiero ai più piccoli ponendosi una domanda – “Come faremo a salvaguardarli dal gioco se ad oggi sono presenti su tablet e smartphone più di trenta app per scommettere?”.
L’avvocato Galante, sposando le parole del collega Vizzino, ha detto: “Bisogna che gli aiuti partano dalla scuola e dalla famiglia, senza di ciò le leggi non servono a nulla”.
E infine, l’intervento del dott. De Filippo ha chiuso il convegno: “Con la cultura e con le politiche sociali si può combattere questo fenomeno. Infatti, nella legge di stabilità del 2015 sono previsti servizi di assistenzialismo per i malati del gioco d’azzardo”. E inoltre, riferendosi ai sindaci della valle del Mercure presenti in sala, ha aggiunto e concluso: “Organizzatevi prima e in tempo per affrontare questa piaga che affligge il nostro territorio. Fate rete. Iniziate a pensare a un sistema di assistenzialismo per queste persone disagiate e magari a breve, così facendo, porrete le basi per avere un centro di recupero di livello nel lagonegrese”.
PressGiochi