Il Movimento 5 Stelle si scagli contro la norma inserita nel decreto dell’Editoria che prevede di introdurre incentivazioni fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici. In pratica si
Il Movimento 5 Stelle si scagli contro la norma inserita nel decreto dell’Editoria che prevede di introdurre incentivazioni fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici. In pratica si vanno a concedere delle agevolazioni fiscali a coloro i quali decideranno di farsi pubblicità sui giornali.
A criticare la norma Massimo Baroni che ha chiesto di sentire il sottosegretario PierPaolo Baretta “perché è una questione molto interessante è un fatto che non molti sanno, che ho ricevuto nei mesi passati una bellissima pubblicità su Il Giornale del carabiniere ed era proprio pubblicità sul gioco d’azzardo. Ora, nell’anno in cui tutto è in crisi e Renzi si arrampica con le solite promesse con cui cerca di spiegare agli italiani che qualcosa è in crescita, una cosa è in crescita, ovvero il raccolto del gioco d’azzardo è ritornato di 5 miliardi sopra rispetto all’anno scorso.
Ebbene, con la pubblicità, con un parziale divieto di pubblicità nella televisione, ovviamente c’è maggiore disponibilità affinché la pubblicità sul gioco d’azzardo vada all’interno dei giornali”.
“In questo momento – continua Baroni – uno dei più grandi finanziatori delle pubblicità è il gioco d’azzardo, in particolare il gioco d’azzardo online. Non so se lei ha seguito, Presidente, lo scandalo di GazzaBet. GazzaBet è una delle maggiori concessionarie di gioco d’azzardo online che è gestita, in uno spaventoso conflitto di interessi, da società di calcio e da società di editoria. Dunque, non solo avremo la partita di giro di defiscalizzare, ma si puliranno anche soldi all’interno di stesse società in modo da farle eventualmente uscire da un determinato circuito societario e magari si chiederà la cassa integrazione ed un ulteriore sostegno da parte dello Stato, oppure semplicemente si ricicleranno soldi da parte di società che si giocano tutto nella pubblicità sul gioco d’azzardo online.
Questa lettera m) permette di fare tutte queste operazioni. È praticamente una botola legislativa. Io mi vergogno da parte di chi ha scritto questa lettera m), perché veramente se si parla di riciclo di denaro sporco di tipo camorristico, che è agli onori della cronaca in questo periodo soprattutto nel gioco d’azzardo online, diciamo che possiamo tranquillamente avere il lecito sospetto che questi portatori di interessi abbiano scritto questa lettera m) perché va esattamente a loro favore. È un grandissimo favore, soprattutto nel momento in cui il settore del gioco d’azzardo ha aumentato il proprio ricavato, perché quest’anno lo ha aumentato enormemente passando da 85, nuovamente, a 89 miliardi. Quindi, ha ulteriori risorse da spendere in pubblicità, con un vincolo per le emittenti radiotelevisive che ha levato la possibilità del prime time (quindi, di investire in gioco d’azzardo in prime time). Dove ce le troveremo ? Sui cartelloni degli autobus insieme alla pubblicità di Renzi, su Il Giornale del Carabiniere e ce lo troveremo sulla pubblicità nell’editoria. Allora che qualcuno faccia chiarezza su questa lettera m), perché qui i conti non tornano”.
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