La NaDef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvata mercoledì dal governo, è arrivata ieri alla Camera, che dovrà votarla e autorizzare il disavanzo di bilancio
La NaDef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvata mercoledì dal governo, è arrivata ieri alla Camera, che dovrà votarla e autorizzare il disavanzo di bilancio da 14 miliardi (sui 30 miliardi totali della manovra) pari al 4,3% del deficit per il 2024. Il governo dovrà poi notificare all’Unione europea il Documento programmatico di bilancio (Dpb) entro il 15 ottobre.
La nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza delinea il quadro macroeconomico su cui il Governo Meloni sarà chiamato a costruire la prossima legge di bilancio che potrebbero includere anche il rinnovo delle concessioni per alcuni tipi di gioco.
Infatti, dopo anni di proroghe, le ultime decise dalla legge di Bilancio ‘23, le concessioni per i giochi potrebbero tornare in gara.
L’obiettivo è il solito: quello di far cassa per sostenere le entrate grazie ad un settore che continua a produrre gettito come una gallina dalle uova d’oro.
LOTTO – Dopo la lunga gestione da parte della Igt, ex Lottomatica, nel 2024 dovrebbe arrivare la gara per la concessione del gioco del Lotto. Con un anno di anticipo rispetto alla scadenza dell’attuale concessione, nel 2025, anche per portare fondi nelle casse dell’erario. Non pochi, perché si stima un incasso di un miliardo, metà del quale nel 2024, per 9 anni.
La Sisal, altra storica società del settore, che gestisce il Superenalotto, ha già detto di voler essere della partita. Si partirebbe da una base d’asta di 900 milioni. A breve scadono anche le concessioni per le scommesse sportive, per le Vlt, per il Bingo. E c’è la delega fiscale approvata dal Parlamento che prevede il riordino dell’intero settore. Occasione ghiotta anche per rafforzare il gettito: solo l’ultima proroga delle piccole concessioni ha portato 300 milioni in un biennio.
Giochi online – Non solo, il governo starebbe infatti pensando di intervenire anche sulle concessioni del gioco online fissando la base d’asta per ogni concessione tra i 6 e gli 8 milioni di euro. Durata della concessione per 9 anni. Questo tipo di intervento porterebbero nelle casse dello Stato un introito pari a circa 1 miliardo di euro già a partire dal 2024. Ma il costo delle concessioni preoccupa gran parte degli operatori che rischiano di non potersi permettere una licenza.
PressGiochi
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