07 Gennaio 2025 - 12:24

Curcio (Sapar): “Strategia diabolica della politica contro il comparto Awp”

“Sono rimasto piacevolmente sorpreso dell’inaspettata attenzione che Gian Antonio Stella ha riservato al mondo dell’online e del Lotto, evidenziando l’esiguo introito percepito dallo Stato proporzionalmente ai miliardi incassati. Magari sarebbe

17 Aprile 2018

“Sono rimasto piacevolmente sorpreso dell’inaspettata attenzione che Gian Antonio Stella ha riservato al mondo dell’online e del Lotto, evidenziando l’esiguo introito percepito dallo Stato proporzionalmente ai miliardi incassati. Magari sarebbe stato opportuno fare un passo ulteriore e chiedersi il perché di questo incessante accanimento sulle sole AWP, massacrate sia a livello di tassazione che ridotte ai minimi termini nel numero di apparecchi. È evidente l’interesse strumentale dello Stato di garantire la crescita di alcune offerte di gioco a discapito del settore degli apparecchi da intrattenimento”.

 

Così Raffaele Curcio, presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, commentando l’articolo a firma di Gian Antonio Stella dal titolo “Il boom del gioco d’azzardo. E lo Stato incassa le briciole”, pubblicato sull’edizione odierna del Corriere della Sera.

“C’è una strategia quasi diabolica –  prosegue Curcio – da parte della nostra politica, impegnata quasi ad azzerare un settore che nel 2017 ha garantito un gettito pari a 5 miliardi, contro i 304.573.167 del gioco online, senza dimenticare il numero di occupati di questo comparto, che si riduce quasi a zero per l’online. Concordo con l’analisi di Stella, e aggiungo che ormai il governo non riesce più a nascondere la volontà di favorire i giochi che restituiscono cifre irrisorie alle casse dello Stato, ma che movimentano capitali miliardari e in continua crescita”.

 

Conclude quindi il presidente Sapar: “Questa operazione va al di là della tutela del giocatore potenzialmente patologico: qui stiamo parlando di guerra fra offerte di gioco, specchio degli interessi delle multinazionali, interessate ad eliminare il gioco fisico e favorire quella macchina incontrollabile che è il gioco online. Tesi dimostrata anche dalla modalità con cui si sta attuando la riduzione degli apparecchi, tramite una sorta di epurazione della filiera dei gestori, senza un criterio univoco e razionale”.

 

PressGiochi