L’associazione nazionale SAPAR è tornata in piazza, insieme alle altre sigle associative delle aziende di gestione (AGCAI, AGGE Sardegna e CNI), per manifestare contro la Manovrina che prevede un nuovo
L’associazione nazionale SAPAR è tornata in piazza, insieme alle altre sigle associative delle aziende di gestione (AGCAI, AGGE Sardegna e CNI), per manifestare contro la Manovrina che prevede un nuovo aumento del prelievo erariale unico (Preu) di 1.5 punti per le AWP e di 0.5 per le VLT. Una mossa, l’ennesima, che mette a serio rischio l’intero settore, con conseguenze dirette per le 6.500 aziende e gli oltre 300 mila lavoratori del comparto.
A esprimere grande preoccupazione è in primis Raffaele Curcio – Presidente dell’Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative – che dichiara: “Finora le Istituzioni si sono mostrate insensibili al grido di allarme del settore. Se non dovessero esserci cambiamenti in merito si arriverà a una protesta vera e propria con conseguenze catastrofiche. La programmazione di un’astensione al sistema di raccolta, in coordinamento con tutte le associazioni dei gestori, sarà quindi inevitabile. Un’astensione che potrebbe anche andare a oltranza”.
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