Il senato conferma la fiducia al Governo con l’approvazione con 142favorevoli al decreto Cura Italia. Il testo, approvato a Palazzo Madama con 142 voti a favore, 99 contrari e 4
Il senato conferma la fiducia al Governo con l’approvazione con 142favorevoli al decreto Cura Italia.
Il testo, approvato a Palazzo Madama con 142 voti a favore, 99 contrari e 4 astenuti, passa ora a Montecitorio. Si è schierata contro tutta l’opposizione nonostante le mediazioni degli ultimi giorni con il governo e i vari vertici con la maggioranza per riuscire ad arrivare a una soluzione condivisa in un momento di grave emergenza per il Paese.
Il decreto, che nel testo originario conteneva 127 articoli, è raddoppiato poiché sono stati inglobati due precedenti decreti varati ai primi di marzo: uno di carattere economico (del 2 marzo) ed uno sugli aspetti sanitari (del 9 marzo).
E’ tra le leggi più complesse mai esaminate dal Parlamento repubblicano visto che riguarda tutti gli aspetti della vita civile, economica e sociale: il lavoro (la cassa integrazione per i dipendenti e i 600 euro per gli autonomi), la sospensione del pagamento di tasse e rate dei mutui, il prolungamento della validità dei documenti in scadenza, la previsione che i Consigli comunali e Regionali si riuniscano on line e che altrettanto facciano le scuole con i consigli di classe e di istituto, la sanificazione delle scuole e di uffici pubblici, il lavoro agile nella Pubblica ammnistrazione, il rinvio di concorsi, e ancora misure economiche per i vari settori produttivi, per l’amministrazione della giustizia, per le carceri, e un’infinità di altre misure. Tra gli emendamenti approvati il rinvio del pagamento della RC auto, la sospensione degli sfratti e delle procedure di pignoramento della casa.
Per quanto riguarda i giochi vengono confermate le proposte iniziali: sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i soggetti che gestiscono sale gioco e biliardi, ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati.
Confermata anche la proroga versamenti nel settore dei giochi: i termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) e lettera b), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 e del canone concessorio in scadenza entro il 30 aprile 2020 sono prorogati al 29 maggio 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno. La prima rata è versata entro il 29 maggio e le successive entro l’ultimo giorno del mese; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020. A seguito della sospensione dell’attività delle sale bingo prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e successive modificazioni ed integrazioni, non è dovuto il canone di cui all’articolo 1, comma 636, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 e ss.mm. e ii. a decorrere dal mese di marzo e per tutto il periodo di sospensione dell’attività. I termini previsti dall’articolo 1, comma 727 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dagli articoli 24, 25 e 27 del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, sono prorogati di 6 mesi. Alla copertura degli oneri previsti dalla presente disposizione si provvede ai sensi dell’articolo 126.
PressGiochi
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