16 Novembre 2024 - 06:45

Covid19, riaperture verso la fase 2. Minenna (ADM): “Sul gioco pubblico deciderà il Governo”

Sono giorni ormai che il Governo Conte si prepara a lavorare alla Fase 2 dall’uscita dell’emergenza. La task force di esperti incaricata dall’Esecutivo è al lavoro per prevedere una riapertura,

14 Aprile 2020

Sono giorni ormai che il Governo Conte si prepara a lavorare alla Fase 2 dall’uscita dell’emergenza. La task force di esperti incaricata dall’Esecutivo è al lavoro per prevedere una riapertura, seppur parziale e con regole fortemente limitative a cui sottostare.

 

Da oggi, un primo allentamento delle misure con l’apertura di librerie, cartolibrerie, studi professionali, negozi dediti alla vendita di abbigliamento per neonati e bambini, oltre a tutta la filiera della silvicoltura e della produzione di carta. Per il commercio al dettaglio viene introdotto l’obbligo di rifornire i locali di prodotti per l’igienizzazione: ad esempio vicino alle casse nei supermercati. Fermo restando che rimangono in vigore le disposizioni introdotte nei precedenti decreti, che affidano l’ordine di riapertura alla logica dei codici Ateco, e per cui si possono chiedere deroghe ai prefetti territorialmente competenti.

 

Dal 4 maggio, si prevede inoltre la riapertura degli altri negozi. Comunque la ripresa sarà graduale e dipenderà dalla curva epidemica, ovvero dall’andamento dell’R0 e potrebbe essere diversificata tra le Regioni. E, come ha ricordato ieri in conferenza stampa Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Iss e componente del Comitato tecnico scientifico, l’indice di contagio non sarà mai uguale a 0. Rezza è intervenuto anche sulla decisione di far riprendere il campionato di Calcio. “Se dovessi dare un parere tecnico- ha detto – non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere”.

 

Tornando alla riapertura, e alla fase 2, andrà garantito che i luoghi di lavoro siano sottoposti ad una pulizia approfondita almeno due volte al giorno, così come i sistemi di areazione. Negozi e uffici dovranno essere dotati di erogatori del disinfettante, mentre chi lavora a contatto con il pubblico dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina protettiva e i guanti. Guanti obbligatori anche per chi acquista cibi e bevande, con la distanza di un metro tra le persone che continuerà ad essere una regola da rispettare. L’ingresso nei negozi avverrà a scaglioni in base anche alla grandezza dei locali. La misura di riferimento minima dovrebbe essere 40 metri quadri: nei negozi di queste dimensioni potrà entrare solo un cliente per volta. Per quelli oltre 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

 

Ancora fermi bar e ristoranti

 

Nonostante la fase 2 preveda la riapertura di diverse attività, alcune, come bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, hanno maggiori difficoltà a rispettare il distanziamento di un metro. Per loro il governo sta valutando l’obbligo di lavorare solo su appuntamento e sempre con guanti e mascherina, mentre per le attività di ristorazione sarà necessaria una riorganizzazione che garantisca la distanza di un metro tra lavoratore e cliente, e di almeno due metri tra i tavoli. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, le corse verranno intensificate e a bordo si potrà stare soltanto seduti, con alcuni posti che dovranno rimanere vuoti per garantire la distanza di un metro.

 

 

Il calendario sarà stilato in base alle necessità dei cittadini e se la curva scenderà potrebbe prevedere alcune riaperture entro il 15 maggio. Ad esempio, per i trasporti pubblici, le corse di autobus e metropolitane dovranno essere intensificate perché a bordo si potrà stare soltanto seduti ma non tutti i posti potranno essere occupati per mantenere la distanza tra le persone. Ci sarà uno scaglionamento agli ingressi delle stazioni per evitare qualsiasi tipo di assembramento, così come alle biglietterie.

 

E le sale giochi giochi e i centri scommesse? Quando riapriranno?

“Il Governo ha bloccato tutte le attività economiche non essenziali tra cui ovviamente le sale giochi. Anteporre valutazioni di gettito avrebbe contribuito ad aumentare il rischio di assembramento o prolungato i tempi di attesa nelle tabaccherie. Abbiamo lasciato aperto il gioco online, dove peraltro c’è un maggiore controllo dei flussi finanziari” ha dichiarato a Ilsole24ore Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Per la riapertura del gioco pubblico “Lo dirà il Governo quando sarà possibile attivare la fase due. Vale per il gioco come per gli altri settori produttivi con cui ci interfacciamo quotidianamente”.

 

 

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