25 Novembre 2024 - 00:42

Corte dei Conti. Il Pres. Squitieri: “Attesi 5,2 mld nel triennio da revisione del sistema di tassazione del gioco”

Dalla legge di Stabilità – ha ricordato il presidente Squitieri -, sono attesi circa 1,6 miliardi nel 2015 (5,2 miliardi nel triennio) da una maggiore cooperazione tra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti e dalla revisione del sistema di tassazione del gioco.

10 Febbraio 2015

Nell’Aula delle Sezioni Riunite della Corte dei conti di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche Istituzionali, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2015. Il Presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri, ha svolto la relazione sull’attività della Corte nel 2014. A seguire l’intervento del Procuratore Generale Salvatore Nottola.

“La condizione della nostra economia, – ha dichiarato il presidente Squitieri – pur evidenziando segnali positivi – certamente favoriti dagli interventi di contrasto alla crisi attivati dal governo e dalla BCE – si colloca in un quadro internazionale connotato, se si escludono gli Stati Uniti, da una tendenza generalizzata di rallentamento della crescita”.

Dalla legge di Stabilità – ha ricordato nella relazione tecnica il presidente Squitieri -, sono attesi circa 1,6 miliardi nel 2015 (5,2 miliardi nel triennio) da una maggiore cooperazione tra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti e dalla revisione del sistema di tassazione del gioco. La manovra proposta con la legge di stabilità conferma, nella sostanza, l’impianto annunciato con la Nota di aggiornamento.

Il Presidente ha ricordato inoltre come la Terza Sezione della Corte dei Conti si sia pronunciata, sulla necessità della resa del conto giudiziale dell’Ufficio dei Monopoli di Stato che cura il versamento all’erario della quota di pertinenza delle somme riscosse dai concessionari delle società del gioco in materia di concorsi pronostici su base sportiva, scommesse sportive a totalizzatore su eventi diversi dalle corse dei cavalli e di scommesse ippiche, per cui sarà cura dell’Amministrazione e della struttura di controllo interna predisporre un nuovo modello di conto giudiziale che, corredato dai sub conti degli agenti contabili secondari, formerà il nuovo modello di conto giudiziale da sottoporre all’esame delle Sezioni Riunite e successivamente, una volta approvato, dovrà essere predisposto dall’agente contabile ed inviato a questa Sezione giurisdizionale per la verifica giudiziale di competenza.

“Nella condizione attuale,- ha affermato – diverse esigenze devono contemperarsi nella gestione delle finanze pubbliche: da una parte, la necessità di contenimento del deficit, che deriva dalla presenza di un elevato debito pubblico, prima ancora che dalla necessità del rispetto delle regole europee; dall’altra, la funzione stabilizzatrice del bilancio, che, di fronte al protrarsi della recessione, richiede interventi di attento dosaggio delle manovre di entrata e di spesa. La legge di stabilità per il 2015 mostra, peraltro, come, all’interno di questo limite, vi siano comunque margini che consentono di fornire un sostegno alle dinamiche del ciclo economico, favorendo sia i redditi delle famiglie, sia le condizioni di operatività delle imprese. E’ certo, infatti, che il perdurare a lungo di condizioni di bassa crescita, se non di stagnazione, oltre a moltiplicare le difficoltà di gestione del bilancio pubblico e, quindi, di implementazione degli interventi necessari per affrontare la crisi, predispone un terreno favorevole a fenomeni di mala gestio e di corruzione. Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l’una è causa ed effetto dell’altra. La ricerca, talvolta affannosa, di strategie di uscita dalla crisi e la competizione esasperata per l’accesso a risorse limitate, favoriscono, infatti, la pratica di vie illecite e di attività illegali. Ciò si riversa, naturalmente e negativamente, sull’efficienza del sistema complessivo, producendo effetti devastanti sull’allocazione delle risorse finanziarie ed umane e sulla creazione di condizioni favorevoli all’attività d’impresa e, quindi, alla crescita dell’economia. Ritengo, – ha concluso il Presidente – al riguardo, negativo il fenomeno, diffuso, delle ripetute proroghe e rinnovi nell’importante settore dell’attività negoziale pubblica atteso che l’affidamento per periodi lunghi allo stesso soggetto di opere, servizi o forniture non sempre risulta corrispondere a canoni di efficienza, trasparenza ed economicità, anche generando, alterazioni del regime concorrenziale, sempre più, peraltro, tutelato dal diritto comunitario”.

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