24 Novembre 2024 - 08:00

Corallo (Global Starnet): “Voglio che la giustizia sia breve e giusta”

Non c’è rabbia nei suoi occhi,  ma solo un’espressione rassegnata, come se avesse fatto i conti con la situazione in cui si ritrova. Lo descrive così il giornalista Hilbert Haar del

06 Aprile 2017

Non c’è rabbia nei suoi occhi,  ma solo un’espressione rassegnata, come se avesse fatto i conti con la situazione in cui si ritrova.

Lo descrive così il giornalista Hilbert Haar del Today Newspaper che nei giorni scorsi ha avuto l’occasione di andare a trovare Francesco Corallo nel carcere in cui si trova da dicembre a Philipsburg, la capitale di Sint Maarten, dopo oltre 100 giorni di detenzione.

 

Global Starnet: “Il reato contestato a Corallo non esiste”

 

Francesco Corallo a capo della concessionaria dei giochi pubblici Global Starnet è accusato di evasione fiscale, corruzione e riciclaggio dei proventi del mancato pagamento del preu sulle video-lottery e gioco online nell’ambito di un’inchiesta avviata della Procura di Roma ‘Rouge et noir’. L’inchiesta potrebbe portare al sequestro dei beni di Corallo per una cifra pari a $ 26 milioni. Ad oggi è stata eseguita la confisca di un casinò, 170 appartamenti, uno yacht, diciotto orologi expesnive e diversi conti bancari. Tutte le attività di Corallo sono tuttavia ancora operative sull’isola.

Il re delle slot machine italiano è difeso dall’avvocato Peppie Sulvaran che ha chiesto il trasferimento –finora negato – nella prigione di Pointe Blanche che sarebbe più adatta a seguire le condizioni di salute di Corallo. Nei prossimi giorni ci saranno due udienze a porte chiuse in tribunale nella quale verrà chiesta la sospensione della sua detenzione fino all’udienza di estradizione.

 

Francesco Corallo spiega al giornalista di non capire il motivo per cui si trova in  carcere. “Conosco tutto ciò che è scritto sui muri nella mia cella a memoria. Quello che faccio tutto il giorno? Niente”.

Si chiede: “Perché solo a me? Cento e dieci giorni e io non so nemmeno una data dell’udienza. Non lo fanno nemmeno in Africa. E sai perché non mi è permesso di andare a Pointe Blanche? Perché il direttore è corrotto. Ma che cosa ha a che fare con me?”.

La società di Corallo – BetPlus, oggi Global Starnet – controlla una parte importante del settore delle videolottery e delle slot machines in Italia e ai suoi concorrenti piacerebbe afferrare un pezzo di questa torta altamente redditizia, commenta il giornalista. “Non lo posso dimostrare, naturalmente” dice con un po ‘di sorriso sul suo volto. “Ma è certamente una possibilità”.

Le aziende di Corallo, come il Casinò Starz a Cupecoy, sono ancora operative. Sono gestite dal suo avvocato aziendale Roy Moes. “Ma ha bisogno di una guida, è avvocato aziendale, e io ho il  permesso di vederlo solo una volta alla settimana. Voglio ringraziare – conclude Corallo – tutte le persone che mi ha tenuto di supporto. Voglio che la giustizia sia breve e giusta. Nessuno capisce il motivo per cui sono qui. E un giorno verrò assolto”.

 

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