Il Popolo delle Partite Iva manifesta con i gestori del gioco Di male in peggio, potremmo dire! Non solo durante i lavori in Commissione Bilancio il Governo non ha approvato
Di male in peggio, potremmo dire!
Non solo durante i lavori in Commissione Bilancio il Governo non ha approvato interventi per rendere meno gravoso l’impegno fiscale inserito agli operatori del gioco a vincita automatico ma ha inserito anche un importante taglio al parco macchine a partire dai prossimi mesi.
Contro questi interventi le associazioni di categoria SAPAR, AGGE SARDEGNA, AGCAI e CNI tornano a scendere in Piazza e protestare. Le audizioni svolte alla Camera dei deputati evidentemente non hanno avuto l’effetto sortito, quindi questa volta le azioni di protesta verranno associate all’astenazione della raccolta per tentare di mostrare allo Stato e al suo dicastero economico, se un simile taglio all’Erario il Governo può permetterselo o no.
“Nonostante le istanze presentate in commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, – fanno sapere le associazioni – apparentemente recepite, ma di fatto ignorate, la “manovrina” non è stata minimamente modificata, anzi ulteriormente inasprita dall’emendamento presentato dal Mef. Per questo SAPAR – l’Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative che riunisce e rappresenta più di 1.700 aziende con un indotto di circa 200.000 lavoratori –, AGGE SARDEGNA, AGCAI e CNI scenderanno nuovamente in piazza per manifestare contro un intervento che metterà in ginocchio un intero settore. La manifestazione si terrà mercoledì 31 maggio, in Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 14:00.
“Sapar, congiuntamente ad Agge Sardegna, Agcai e CNI, tornerà ancora una volta in prima linea per difendere un settore che genera reddito, occupazione ed entrate erariali – dichiara il presidente Raffaele Curcio – e per ricordare che il nostro comparto svolge un ruolo insostituibile di presidio di legalità contro ogni forma di illegalità e abusivismo.
Nonostante ciò il governo continua ad aumentare in maniera squilibrata e iniqua la tassazione solo sugli apparecchi da intrattenimento, dimenticando tutte le altre offerte di gioco, toccate sempre in maniera marginale a livello di prelievo da parte dallo Stato ma certamente ben più pericolose per i giocatori”.
Curcio ricorda che se “anche questa manifestazione verrà ignorata dai nostri governanti, il passo successivo che noi gestori intraprenderemo sarà l’astensione della raccolta, nei tempi e nei modi che stabiliremo di comune accordo”.
PressGiochi
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