Falsa dichiarazione a pubblico ufficiale su qualità personali proprie: è questa l’accusa nei confronti di un 39enne che ha tentato di spacciarsi per finanziere per poter giocare alle slot machine
Falsa dichiarazione a pubblico ufficiale su qualità personali proprie: è questa l’accusa nei confronti di un 39enne che ha tentato di spacciarsi per finanziere per poter giocare alle slot machine anche in un orario non consentito dalla legge. L’uomo, nato a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, e residente a Brescia, dove lavora come cuoco, si trovava a Cremona per un appuntamento. In attesa dell’appuntamento è entrato in un bar di via Mantova, ed ha chiesto di poter giocare alle slot nonostante l’orario non lo consentisse. Al primo rifiuto da parte del barista, gli ha così mostrato un biglietto che aveva nel portafoglio, dicendogli di essere un finanziere. Per nulla persuaso, il barista ha chiamato i carabinieri.
Tutto finito? No, perché il cuoco ha tentato di qualificarsi come finanziere anche con i militari, salvo poi ammettere di aver semplicemente lavorato per qualche mese nella cucina di una casa-vacanze frequentata da agenti della Guardia di Finanza, circostanza nella quale era entrato in possesso del biglietto che teneva nel portafoglio. L’uomo è stato denunciato.
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