24 Dicembre 2024 - 13:34

Contribuenti.it: “L’85% dei giocatori di slot machine risulta povero al fisco”

Il 58% dei giocatori delle slot machine, poker on line bingo e scommesse sportive risulta nullatenente mentre un ulteriore 27% dichiara  al fisco di guadagnare meno di 10mila euro all’anno.

25 Giugno 2018

Il 58% dei giocatori delle slot machine, poker on line bingo e scommesse sportive risulta nullatenente mentre un ulteriore 27% dichiara  al fisco di guadagnare meno di 10mila euro all’anno. In pratica l’85% dei giocatori per il fisco è nullatenente e la gran parte di essi percepisce un sussidio statale.

A rivelarlo è la nuova indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics per Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani presentata oggi a Venezia nel corso di Fisco Tour 2018.

“L’Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavoli da gioco, una media quasi 2.445 euro a persona, che vengono sottratti all’economia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato in soli 6 anni da 860 mila unità a 6,3 milioni – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani. – L’erario si preoccupa più di fare cassa che combattere l’evasione fiscale accertando, attraverso il redditometro, i giocatori nullatenenti”.

I giocatori in Italia sono 33,6 milioni, di cui 8,7 milioni giocano con frequenza settimanale. Il giro di affari nel 2018 potrebbe superare i 180miliardi di euro all’anno, in forte crescita rispetto ai 171 miliardi di euro del 2017, ai 166 del 2016 e agli appena 16 del 2003.

Anche il coinvolgimento di giocatori di età inferiore ai diciotto anni ha subito nel primo trimestre 2018 un forte incremento pari al 3,8%, ed in soli 5 anni sono passati da 860 mila unità a 5,7 milioni: a questa fascia è attribuibile il 41% di tutte le giocate.

I giocatori più incalliti sono quelli residenti in Molise con il 56%, segue la Campania con il 52%, dalla Sicilia 51%, della Liguria 49%, del Veneto 47%, della Valle d’Aosta 46%, della Toscana 45% e del Lazio e Lombardia 44%. Agli ultimi posti troviamo quelli delle Marche con il 34%, dell’Umbria con il 33% e del Trentino Alto Adige con il 31%.

L’Associazione Contribuenti Italiani propone che vengano introdotte serie misure per combattere il gioco d’azzardo, l’evasione fiscale ed il riciclaggio come quella di tassare tutte le vincite derivanti dal gioco d’azzardo con un’imposta unica sostitutiva (IUG) pari al 50%, di vietare il gioco in tutti i luoghi pubblici e l’uso della pubblicità, anche al fine di evitare l’approccio dei minorenni al gioco.

“Lo scopo delle istituzioni è quello di combattere l’evasione fiscale, il riciclaggio e l’usura – afferma Vittorio Carlomagno, presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani – non di certo quello d far cassa ad ogni costo”.

 

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