Prosegue anche nel 2016 il trend di diminuzione delle liti tributarie pendenti che si sono ridotte dell’11,6% rispetto all’anno precedente (469.048 in cifra assoluta). Al risultato del 2016 contribuisce la
Prosegue anche nel 2016 il trend di diminuzione delle liti tributarie pendenti che si sono ridotte dell’11,6% rispetto all’anno precedente (469.048 in cifra assoluta). Al risultato del 2016 contribuisce la riduzione del 9,8% (pari a 231.713) dei ricorsi complessivamente pervenuti alle Commissioni tributarie rispetto al 2015.
La diminuzione si concentra principalmente nello scaglione dei ricorsi di valore fino a 20.000 euro, presentanti in primo grado, in cui è attivabile l’istituto deflattivo della mediazione.
Nel 2016 il numero dei ricorsi con valore inferiore o uguale a 20.000 euro presentati presso le CTP ha raggiunto la quota più bassa rispetto al periodo 2012 – 2016 (da 150.527 a 118.095 unità) influenzata dalla riduzione del numero dei ricorsi presentati contro l’Agenzia delle Entrate che passano da 70.939 a 40.675 unità (-42,66%).
L’estensione, a decorrere dal 1° gennaio 2016, dell’istituto della mediazione tributaria a tutti gli enti impositori ha generato una riduzione rispetto al 2015 anche dei ricorsi con valore fino a 20.000 euro presentati contro gli Enti Territoriali (da 31.108 a 24.004 unità, -22,83%), gli Altri Enti (da 15.640 a 15.114 unità) e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (da 1.278 a 874 unità).
Relativamente ai ricorsi definiti in primo grado con valore fino a 20.000 euro si registra un esito mediamente favorevole all’ente impositore nel 45,08% dei casi, con valori superiori alla media raggiunti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (56,23%); relativamente allo scaglione di valore compreso tra 20.000,01 e 100.000 euro, si registra un esito mediamente favorevole all’ente impositore nel 45,03% dei casi, con valori superiori alla media raggiunti da Equitalia (51,93%) e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (49,94%).
Relativamente allo scaglione di valore compreso tra 100.000,01 e 1 milione di euro, si registra un esito mediamente favorevole all’ente impositore nel 44,66% dei casi, con valori superiori alla media raggiunti da Equitalia (65,64%) e dagli Enti Territoriali (46,95%). L’esito risulta mediamente favorevole al contribuente nel 36,43% dei casi, con valori superiori alla media raggiunti nelle controversie in cui sono parte gli Altri Enti (42,67%)e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (38,31%).
Agenzia Dogane e Monopoli – L’indice di vittoria relativo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli considera le decisioni totalmente favorevoli e quelle parzialmente favorevoli all’Agenzia rapportate alle sentenze emanate dalle Commissioni tributarie provinciali e regionali passate in giudicato nell’anno 2016. La modalità di calcolo adottata dall’Agenzia prevede che le decisioni attinenti allo stesso oggetto ed alla stessa questione in materia di dogane ed accise siano conteggiate come unica decisione. L’indice è pari a 92,6% per le decisioni in CTP e pari all’83,5% per quelle in CTR.
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