Nel periodo ottobre-dicembre 2014, i ricorsi di carattere tributario pervenuti complessivamente nei due gradi di giudizio sono stati 68.834, con un incremento del 18,62% (pari a 10.804 ricorsi) rispetto all’analogo
Nel periodo ottobre-dicembre 2014, i ricorsi di carattere tributario pervenuti complessivamente nei due gradi di giudizio sono stati 68.834, con un incremento del 18,62% (pari a 10.804 ricorsi) rispetto all’analogo periodo del 2013. Lo rende noto la Direzione della giustizia tributaria del Dipartimento delle finanze.
Confrontando il numero dei ricorsi pervenuti nel quarto trimestre con gli analoghi periodi degli anni precedenti, si osserva un incremento del flusso del contenzioso sia rispetto al 2013 (+18,35%, pari a 7.970 ricorsi), sia rispetto al 2012 (+8,97%, pari a 4.230 ricorsi).
L’incremento complessivo del contenzioso registrato rispetto al quarto trimestre 2013 si riflette soprattutto nelle controversie che coinvolgono Equitalia, che registrano un aumento tendenziale del 60,86% (pari 5.670 ricorsi), seguite in termini percentuali da quelle verso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (+25,18% pari 179 ricorsi) e quelle verso gli Altri Enti (+24,75% pari 1.156 ricorsi). Il valore complessivo delle cause instaurate nel quarto trimestre del 2014 ammonta a 5.062,35 milioni di euro. Rispetto al valore dello stesso trimestre del 2013, pari a 5.924,68 mln di euro, si registra una riduzione del 14,55%. Il volume dei ricorsi definiti nel trimestre in esame, pari a 71.921 ricorsi, è sostanzialmente uguale a quello registrato nello stesso periodo del 2013 (+493 ricorsi, pari allo +0,69%), mentre registra una diminuzione del 10,80% rispetto al volume registrato nel quarto trimestre del 2012, quando sono stati definiti 80.627 ricorsi.
In termini percentuali, gli Enti impositori che registrano la percentuale più alta di esiti favorevoli risultano essere: • Equitalia con il 55,02%, il cui valore economico costituisce il 61,51% delle controversie contro lo stesso Ente; • l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con il 53,32%, il cui valore economico costituisce il 51,83% delle controversie contro lo stesso Ente.
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