Occorre chiudere prima della nuova legislatura l’accordo sulla distribuzione del gioco pubblico in Conferenza Unificata tra Governo ed enti locali. Per questo l’Esecutivo è pronto ha chiedere una riunione straordinaria
Occorre chiudere prima della nuova legislatura l’accordo sulla distribuzione del gioco pubblico in Conferenza Unificata tra Governo ed enti locali. Per questo l’Esecutivo è pronto ha chiedere una riunione straordinaria visto che anche all’odg della seduta di oggi di via della Stamperia non si parlerà del riordino del settore.
Troppi gli argomenti sul tavolo: non solo le norme locali che stanno entrando in vigore e che, se lasciate fare bloccheranno pian piano l’interno mercato, ma anche le gare messe in bilancio nella Legge di Stabilità 2016 e ancora non indette. Il settore delle scommesse attende dopo che è stata esclusa la possibilità di una proroga di lunga durata.
Lo scorso maggio il Governo ha presentato la propria proposta che, andando incontro alle richieste delle Regioni , ha previsto l’inserimento di distanze minime al gioco e lasciato aperta la strada per un eventuale intervento sui limiti orari. Ma agli enti locali la proposta di distanze di 150 metri non basta. Il Governo, dalla sua, sotto la pressione dell’industria vuole chiudere la partita prima di esser troppo vicini alle elezioni. Nel frattempo si attende la consulenza richiesta dal Consiglio di Stato per il caso Bolzano in merito ai ‘danni’ che le distanze potranno provocare al mercato del gaming, consulenza che porterà ad una decisione della Giustizia amministrativa che dovrebbe arrivare non prima del primo trimestre 2018.
Ma il Governo non ha tanto tempo per chiudere quella che si è ormai trasformata in una partita tutta politica.
PressGiochi
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