Nella giornata di ieri la Commissione Industria del Senato ha espresso parere favorevole alla Commissione finanze in merito al ddl a firma Marti ed altri recante Regolamentazione delle competizioni videoludiche.
Nella giornata di ieri la Commissione Industria del Senato ha espresso parere favorevole alla Commissione finanze in merito al ddl a firma Marti ed altri recante Regolamentazione delle competizioni videoludiche.
Il relatore Ancerotti (FdI) ha presentato la propria proposta sul disegno di legge in titolo, che disciplina le competizioni videoludiche, nel rispetto dei principi di libertà economica, di tutela dei consumatori e di protezione dei minori, e ha come oggetto la creazione di condizioni di parità per gli operatori italiani nel mercato nazionale, europeo e globale.
Osserva preliminarmente che, in base all’articolo 1, le imprese commerciali di attività videoludiche possono usufruire di misure di incentivazione fiscale e di sostegno da parte dell’Unione europea, quando costituiscono occasioni di crescita economica e occupazionale, nonché di promozione dei settori della ricerca e dell’innovazione.
Quanto all’articolo 2, fa notare che rientrano nelle aree di competenza la definizione di « editori videoludici », ossia i soggetti che svolgono un’attività di impresa finalizzata allo sviluppo, alla commercializzazione e alla produzione di videogiochi, introducendoli sul mercato mediante accordi con piattaforme, distributori e rivenditori, nonché la definizione di « squadra », ossia l’impresa o l’associazione il cui oggetto sia l’attività di partecipazione a competizioni videoludiche, e che impiega giocatori affinché questi partecipino alle competizioni per conto dell’impresa o dell’associazione medesima.
Dopo essersi soffermato sull’articolo 4, relativo alle modalità di partecipazione alle competizioni videoludiche in base all’età, dà conto dell’articolo 5, in base al quale i soggetti che intendono organizzare una o più competizioni videoludiche in Italia, anche collegate tra loro, quali tornei e campionati, in presenza o a distanza, che prevedano la corresponsione di premi in denaro o sotto forma di beni, servizi o qualsiasi altra utilità dal valore superiore all’importo di 2.500 euro, devono preventivamente registrarsi presso la piattaforma telematica tenuta e messa a disposizione dal Ministero della cultura.
Accennando ai successivi articoli 6, 7 e 8 recanti, rispettivamente, la comunicazione della competizione videoludica, i premi e l’inquadramento lavorativo dei giocatori, evidenzia che il Ministro della cultura convoca un tavolo tecnico con la partecipazione dei produttori di videogiochi, degli organizzatori di competizioni videoludiche, delle organizzazioni di squadre e delle associazioni più rappresentative dei giocatori e degli operatori del settore, al fine di individuare linee guida o eventuali deroghe condivise per la regolamentazione dei contratti dei giocatori.
Il relatore ha quindi concluso menzionando le competizioni transnazionali (articolo 9), il gioco d’azzardo e le scommesse (articolo 10), i visti (articolo 11) e le sanzioni (articolo 12).
PressGiochi
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