15 Novembre 2024 - 02:18

Commissione Antimafia: su attività connesse al gioco, nella relazione di fine Legislatura, la distinzione tra gioco legale ed illegale

“Dal Comitato che ha istruito l’esame delle attività connesse al gioco, nelle sue varie forme, potrà giungere una illustrazione delle attività svolte, con particolare riguardo alle acquisizioni generali concernenti il

28 Luglio 2022

Dal Comitato che ha istruito l’esame delle attività connesse al gioco, nelle sue varie forme, potrà giungere una illustrazione delle attività svolte, con particolare riguardo alle acquisizioni generali concernenti il rapporto tra la criminalità organizzata e il gioco in presenza e on-line, con ulteriori distinzioni riguardanti il comparto del gioco legale e quello invece gestito in diretta violazione di legge”.

E’ quanto si legge nella proposta di deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere nella XVIII legislatura e illustrazione delle linee guida della proposta di relazione finale.

 

 

1) La parte introduttiva della proposta di relazione finale- si legge – riguarderà una compiuta disamina dell’interezza delle attività svolte. Essa costituirà la relazione sulle attività compiute, i sopralluoghi effettuati e la mappa delle acquisizioni documentali richieste. Per via del tenore sostanzialmente ricognitivo di quanto la Commissione ha deliberato di esaminare e l’insieme delle attività che l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi e la sede plenaria hanno ritenuto di svolgere, questo capitolo preliminare del documento finale non potrà contenere elementi valutativi, proposte di indirizzo o, in linea generale, apprezzamenti e rilievi di ordine politico conclusivi. Tale capitolo sarà dunque improntato ad una resocontazione dei campi di indagine e dei filoni di inchiesta, lasciando alle singole parti analitiche la trattazione degli indirizzi di modifica legislativa, delle proposte in merito all’attività di contrasto, delle analisi riguardanti la morfologia del fenomeno criminale.
L’attività di inchiesta, nella presente Legislatura, si è caratterizzata per le riunioni dei Comitati con funzioni istruttorie, dai quali occorre senz’altro recuperare alcuni testi significativi, che costituiranno altrettanti capitoli della relazione conclusiva. Li cito esaustivamente, affinché i coordinatori prendano contezza della esigenza di redigere un consuntivo di quanto svolto, al fine di sottoporlo, allo stato degli atti, all’esame di questa Assemblea nella prima settimana di settembre.
2) Dal Comitato sul regime degli atti, l’unico a rimanere suscettibile di eventuale convocazione in quanto organo necessario di questa Commissione, sarà delineata una proposta che reca il consuntivo dei lavori della Commissione in maniera di declassificazione, al duplice fine di dare vita alla declassificazione degli atti fino alla XI Legislatura e prefigurare l’applicazione dei criteri per procedere a ritroso, stabiliti con l’apposita delibera del 10 luglio 2019. In allegato a tale capitolo della relazione finale sarà descritto e proposto un applicativo (db-open) volto a rendere più fruibile la navigazione all’interno del sito, predisposto sulla base di una convenzione tra la Presidenza di questa Commissione e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’auspicio è che qualora venga istituita una analoga Commissione di inchiesta nel corso della XIX Legislatura, essa possa implementare direttamente l’impiego di tale dispositivo, dando seguito alle prescritte intese con i due Archivi storici delle Assemblee.
3) Dal II Comitato, concernente i rapporti tra mafie e potere politico, verranno sottoposte ad esame le risultanze provenienti dalla nutrita attività istruttoria compiuta anche sulla base di puntuali attività delegate. Il lavoro che verrà esaminato per come si presenta allo stato degli atti ha come oggetto particolare la strage di via dei Georgofili.
4) Dal Comitato che ha istruito l’esame delle attività connesse al gioco, nelle sue varie forme, potrà giungere una illustrazione delle attività svolte, con particolare riguardo alle acquisizioni generali concernenti il rapporto tra la criminalità organizzata e il gioco in presenza e on-line, con ulteriori distinzioni riguardanti il comparto del gioco legale e quello invece gestito in diretta violazione di legge.
5) Le attività delle mafie di origine straniera sul territorio italiano sono state esaminate, dal V Comitato, con riferimento alla «Bibbia verde» e alle compagini criminali nigeriane. Un capitolo della relazione finale avrà dunque riguardo a questo tema, sul quale il Comitato aveva raggiunto, parecchi mesi prima dello scioglimento, un buono stato di avanzamento.
6) Per quanto concerne il Comitato per l’analisi delle procedure di gestione dei beni confiscati e sequestrati la cui relazione finale è stata già approvata, si considererà allegato alla relazione finale il vademecum per la gestione dei beni che merita certamente la più ampia diffusione, anche in favore delle autonomie territoriali.
7) Quanto al Comitato per l’analisi dei programmi e dei procedimenti di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, l’onorevole Aiello potrà certamente svolgere una relazione riepilogativa dell’attività svolta, fermo restando che la proposta di relazione inizialmente depositata in Comitato non ha mai avuto un inizio di trattazione in Commissione plenaria.
8) Le attività svolte in seno al Comitato sui rapporti tra criminalità organizzata e logge massoniche, si sono caratterizzate per lo svolgimento talvolta in plenaria, tal altra in sede ristretta. Il Comitato potrà certamente svolgere una relazione sulle risultanze emerse dalle audizioni con due notazioni di metodo: la prima è che si potrà tenere in considerazione il testo avanzato dal principio della Legislatura dal senatore Lannutti; la seconda è che una complessiva disamina delle acquisizioni ottenute in sede di Commissione plenaria suggerisce di confermare, per il 2 agosto, la già programmata audizione del professor Paolo Ridola.
9) Con riguardo ai rilievi che discendono dalle corpose attività svolte dal XV Comitato sulla criminalità organizzata nella regione Puglia, riterrei di autorizzare senz’altro il senatore Pellegrini a predisporre una sintetica ricognizione dei lavori svolti, anche perché molte attività condotte sulla base degli impulsi di quel Comitato hanno avuto dei riflessi sul piano generale dei lavori di Commissione; si veda in particolare lo svolgimento della missione a Foggia e Taranto al principio della Legislatura.
10) Risulta dai lavori del XX Comitato (sull’emergenza pandemica) che anche in questo caso si stava giungendo alla predisposizione di una relazione tematica complementare a quella già approvata all’unanimità dalla Commissione. Pertanto, come per il senatore Pellegrini, l’onorevole Lattanzio è autorizzato a svolgere una disamina sintetica delle risultanze e delle acquisizioni della seconda parte dei lavori del Comitato affinché essa costituisca parte integrante della proposta di relazione finale.
11) Un discorso a parte merita il XXI Comitato sul regime carcerario ex art. 41-bis dell’ordinamento giudiziario e sull’esecuzione penale intramuraria in alta sicurezza. A riguardo la Commissione ha prodotto già due relazioni su aspetti puntuali della disciplina recata dall’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario e ciò ha fatto in relazione alle conseguenze derivanti da due pronunce della Corte Costituzionale. Ritengo quindi doveroso che una relazione allo stato degli atti su quanto svolto in seno al Comitato debba essere predisposta, tenendo conto naturalmente dei documenti già approvati in sede di Commissione plenaria. Vi è poi da considerare che il Comitato si è fatto interprete di alcune questioni separate ed autonome, trattate anche con attività delegata ed acquisizioni massicce di documenti ed atti. Riterrei pertanto che l’onorevole Ascari possa predisporre una panoramica di tutte queste attività, lasciando in particolare uno spazio apposito a due questioni di notevole rilevanza sulle quali la Commissione ha investito risorse e attività di non poco conto: sarebbe così meritorio poter compiere una ricognizione conclusiva sulle acquisizioni dichiarative di Angelo Izzo e tutto ciò che ne è disceso con riguardo alla cosiddetta «vicenda del Lago Trasimeno»; e soprattutto risulterebbe prezioso poter raccogliere in uno speciale paragrafo della relazione finale le risultanze delle indagini sulle terze presenze a Via Fani, con evidente riferimento alla strage e al rapimento del Presidente Moro, occorso il 16 marzo 1978.
12) Per quanto riguarda i lavori del Comitato sull’omicidio di Angelo Vassallo, chiedo all’onorevole Migliorino di valutare l’opportunità di redigere una sintetica relazione sulle acquisizioni svolte e sulla istruttoria condotta durante gli ultimi 15 mesi di lavoro. Mi risulta infatti che alcuni dati di interesse siano stati senz’altro raccolti e meritino pertanto di trovar spazio nella ricognizione complessiva dell’intera Legislatura.
13) Per quanto concerne le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle Autonomie territoriali e nei Collegi amministrativi, misure di scioglimento e commissariamento e procedimenti elettorali successivi alle gestioni commissariali, il coordinatore onorevole Gennaro Migliore è autorizzato a redigere una relazione illustrativa che può muovere dalla disamina delle proposte analiticamente illustrate dal Consigliere Marco Valentini e dai molti rilievi emersi nel corso delle attività di Commissione plenaria e di acquisizione delle relazioni delle Commissioni di scioglimento.
14) Una menzione a parte merita il Gruppo di lavoro sulla strage di Alcamo Marina che ha prodotto notevoli elementi documentali che, pur restando sottoposti a segreto, invito tutti i componenti a voler consultare nelle more della discussione della relazione finale. A tal riguardo, do mandato al Colonello Giraudo, al Generale Scriccia e al dottor Nicola Biondo di voler avanzare proposte sull’eventuale pubblicazione di una relazione o di un allegato alla relazione finale che possa divulgare in tutto o in parte gli esiti delle attività compiute.
15) In materia di trasparenza negli Enti pubblici anche territoriali, conferisco mandato al senatore Lannutti affinché predisponga un sintetico riepilogo degli atti compiuti in sede di uno dei comitati più giovani, quanto ad istituzione, tra quelli operanti in Commissione. Va comunque chiarito che, nel mandato a riferire in vista della relazione finale, il senatore Lannutti avrà ampi margini di operato poiché molte delle attività compiute sulla base degli spunti prodotti dal Comitato hanno avuto proiezione sia sui lavori della sede plenaria, sia sulla redazione di una relazione già approvata all’unanimità e presentata alla stampa, alla presenza del Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Conclusa così la disamina delle parti di relazione che saranno oggetto di esame in quanto rivenienti dai Comitati istituiti, passo ora alla elencazione delle attività della Commissione plenaria che dovranno essere censite, divenendo parte integrante del testo della relazione finale.

  16) Avrebbe certamente dato luogo ad una relazione tematica lo studio delle misure interdittive antimafia, delle informative e della disciplina di legge che le regola, anche alla luce della cospicua attività istruttoria che ha preso le mosse, tra l’altro, dalla audizione del Presidente del Consiglio di Stato, onorevole Franco Frattini. Pertanto, sarà parte integrante della proposta di relazione finale uno specifico capitolo dedicato all’argomento.
17) La disamina delle attività che hanno avuto luogo a Trento e Bolzano e le relative audizioni potranno costituire parte di un più ampio capitolo che riguarderà le proiezioni territoriali della criminalità organizzata nelle zone non tradizionalmente esposte al fenomeno.
18) Alla analisi di alcuni aspetti venuti alla luce con riferimento al cosiddetto «Sistema Montante», potrà essere dedicata una parte specifica della trattazione la quale, naturalmente, dovrà limitarsi a svolgere osservazioni e rilievi, allo stato degli atti.
19) Sarà altresì parte integrante della relazione finale una sezione dedicata alla ricognizione di quanto svolto in Commissione tra la primavera e l’estate del 2020 in punto di effetti della pandemia sul regime penale intramurario, nonché sulle cosiddette «rivolte» negli istituti di pena.
19-bis) In seguito a espressa deliberazione della Commissione, verrà posta all’esame della sede plenaria una disamina analitica di nuove questioni emerse in relazione alla morte del medico dottor Attilio Manca sulla base di alcune risultanze istruttorie che hanno avuto ingresso nell’esame di Commissione attraverso talune audizioni. La proposta di relazione rappresenterà l’integrazione dei lavori già effettuati nel corso della XVII legislatura repubblicana sulla stessa materia di indagine.
20) Come da tradizione, la relazione finale sarà conclusa con la redazione di un apposito capitolo volto a segnalare gli aspetti critici della legge istitutiva, le maggiori modifiche che hanno avuto effetti sulla attività della Commissione, gli snodi critici che meritano una rivisitazione con particolare riguardo ai rapporti di acquisizione documentale, nonché gli spazi e gli istituti di leale collaborazione con l’ordine giudiziario e i Servizi di Sicurezza della Repubblica.

 

 

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