Il Gruppo Codere, ha annunciato oggi i suoi risultati del terzo trimestre e l’accumulato dei primi nove mesi dell’anno, così come approvati ieri all’unanimità dai suoi soci. La compagnia ha
Il Gruppo Codere, ha annunciato oggi i suoi risultati del terzo trimestre e l’accumulato dei primi nove mesi dell’anno, così come approvati ieri all’unanimità dai suoi soci.
La compagnia ha ottenuto i ricavi operativi accumulati duranti i 9M del 2018 di 1.115,6 milioni di euro, l’8,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Tale diminuizione è dovuta fondamentalmente alla forte svalutazione delle valute latino americane rispetto all’euro, in particolare al peso argentino. A tasso di cambio costante, i ricavi del Gruppo nel periodo sono cresciuti del 10,4%, rispetto all’anno precedente. Il mercato europeo registra un aumento dei ricavi operativi di circa il 9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riflettendo un aumento del 19,8% in Spagna e del 2,6% in Italia.
Vicente Di Loreto, direttore generale della compagnia, ha sottolineato che “sebbene la situazione macroeconominca in Argentina abbia continuato ad evere un impatto sui nostri risultati la nostra posizione è solida e manteniamo le linee guida strategiche del nostro piano aziendale. In questo periodo, abbiamo conseguito un EBITDA normalizzato in crescita e margini in espansione che ci consentiranno di continuare a consolidare il nostro posizionamento competitivo in ciascun mercato e la nostra capacità di generare risultati positivi”.
Codere ha conseguito un utile lordo (EBITDA normalizzato) di 203,6 milioni di euro nei 9M del 2018, l’1,8% superiore rispetto allo stesso periodo del 2017. Questo risultato riflette l’impatto del miglioramento operativo e delle misure di efficienza che sono state implementate e la resistenza della compagnia a un contesto macroeconomico e normativo sfavorevole, caratterizzato da aumenti delle imposte (soprattutto in Italia e in Argentina) e la svalutazione delle valute dell’America Latina.
Il risultato netto del periodo riflette una perdita di 55 milioni di euro, dovuto alla perdita generata dall’evoluzione del tasso di cambio e dall’applicazione della contabilità inflazionistica in Argentina, superando quest’ultima il 100% come dato accumulato negli ultimi tre anni (i due fenomeni sommano 47 milioni di euro), così come le spese non ricorrenti legate alla trasformazione della società guidata dalla nuova squadra direttiva. Escludendo gli effetti citati, il risultato netto sarebbe positivo per 22 milioni di euro.
Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi dell’anno sono aumentati del 4,5%, rispetto allo stesso periodo del 2017, raggiungendo i €113,6 MM, con €55 MM dedicati a progetti di manutenzione e €57 MM alla crescita, destinati principalmente a incrementare il business delle macchine in Messico e Panama. Alla fine del periodo, la compagnia contava una cassa di €102 MM e una liquidità di €180 MM.
In termini di capacità la compagnia ha aumentato il numero di macchine dell’1,1%, fino a raggiungere le 56.219 unità, rispetto alle 55.599 dello stesso periodo del 2017. Questo aumento è stato guidato dalla Spagna (10,6%) e dal Messico (9,1%). La compagnia inoltre mantiene 144 sale da gioco e incrementa del 52,5% i punti di scommesse sportive a 7.152.
ITALIA –
In Italia i ricavi del terzo trimestre sono aumentati di € 6,2mm, del 2,6% rispetto ai 9 mesi del 2017 quando il Gruppo aveva fatto fronte ad un importante aumento dei PREU nell’aprile 2017. Gli introiti medi giornaliera di AWP sono aumentati del 4,3% e quella delle VLT sono diminuiti dello 0,7%, mentre il parco macchine riflette la riduzione delle awp decretata dal governo e in vigore dal maggio 2018.
I costi operativi sono aumentati del 2,6% nel terzo trimestre rispetto al 2017, come conseguenza dell’aumento del 4,3% delle tasse di gioco (dovuto all’aumento delle aliquote fiscali in vigore dal mese di aprile del 2017), mentre il resto delle spese è rimasto relativamente stabile.
L’EBITDA rettificato ha raggiunto € 17,9 mm nel 2018, il 2,4% in più rispetto ai 9 mesi del 2017. Il margine EBITDA rettificato è rimasto al 7,3%, riflettendo gli sforzi per ottimizzare l’implementazione di AWP e come misure di contenimento dei costi per migliorare i risultati nonostante i limiti di capacità.
PressGiochi