24 Novembre 2024 - 03:35

Codere: nel terzo trimestre, ricavi operativi a 461 milioni di euro (-56%)

Codere, società multinazionale leader nel settore del gioco, ha annunciato oggi i suoi risultati del terzo trimestre e i risultati cumulati per i primi nove mesi dell’anno, approvati ieri dal

12 Novembre 2020

Codere, società multinazionale leader nel settore del gioco, ha annunciato oggi i suoi risultati del terzo trimestre e i risultati cumulati per i primi nove mesi dell’anno, approvati ieri dal suo Consiglio di amministrazione.  

 

Il gruppo ha registrato nei primi nove mesi dell’anno ricavi operativi pari a 461 milioni di euro, il 56% in meno rispetto all’anno precedente, a seguito delle chiusure temporanee legate alla pandemia COVID-19, che hanno portato alla chiusura delle operazioni terrestri durante la maggior parte del secondo trimestre, con riapertura progressiva da giugno in Europa – dove sono attualmente in corso di attuazione nuove restrizioni – e per tutto il terzo trimestre in America Latina.

 

La società ha raggiunto un EBITDA normalizzato di 28,6 milioni nel cumulato dell’anno, l’88% in meno rispetto a quello conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente, a causa delle chiusure menzionate, che hanno comportato perdite significative nel secondo trimestre. La compagnia torna a risultati positivi nel terzo trimestre grazie ai contributi di Spagna (11,4 milioni), Italia (5,1 milioni), Uruguay (4,2 milioni) e le attività online (2,7 milioni).

 

Nei primi nove mesi del 2020, la compagnia ha registrato una perdita di 240 milioni, rispetto ai 54 milioni di perdite registrate nello stesso periodo dell’anno precedente, come conseguenza dell’impatto della pandemia nei diversi mercati e della svalutazione delle valute latinoamericane nei confronti al dollaro e all’euro.

 

La società chiude il terzo trimestre con disponibilità liquide ed equivalenti per 120 milioni di euro rispetto ai 103 milioni di euro al 31 dicembre 2019, questo riflette, oltre ai finanziamenti aggiuntivi, il buon andamento della sua operatività dalla riapertura di Spagna, Italia e Uruguay.

 

Completato il processo di rifinanziamento nel mese di ottobre, e dopo il pagamento della cedola, la situazione di cassa della società si rafforza, attestandosi a 148 milioni di euro.

Allo stesso modo, in un contesto di massima conservazione della liquidità, gli investimenti in questo periodo si sono ridotti a 25 milioni, il 55% in meno del ​​2019, con 21 milioni destinati alla manutenzione e 4 milioni ai progetti di crescita.

 

In termini di capacità, al 30 settembre 2020 la compagnia contava 25.067 macchine operative, il 45% della sua capacità a fine 2019, anche se questo numero è aumentato notevolmente ad ottobre con ulteriori aperture in Messico, Colombia e Panama.

 

 

ITALIA – Riapertura per Regioni dal 15 giugno al 1 luglio (sale bingo a Roma), soggetta a severe misure sanitarie.

• Le sale bingo hanno mostrato una forte e progressiva ripresa fino a metà ottobre, quando il gioco del bingo ha raggiunto l’86% circa dei ricavi rispetto al 2019. I ricavi dei VLT hanno raggiunto il 70% circa rispetto allo scorso anno, con un numero inferiore di macchine attive.

• Da tener presente che il confronto delle entrate rispetto allo scorso anno è influenzato da tasse di gioco più elevate, maggiore ritenzione sui premi e la necessità di presentare la tessera sanitaria per giocare alle VLT.

• A seguito dell’impatto della seconda ondata di pandemia nel Paese, il 26 ottobre il governo ha decretato la chiusura temporanea di tutte le sale bingo e le operazioni limitate nei bar (dalle 5:00 alle 18:00). Il 4 novembre, tutte le attività di gioco sono state interrotte fino al 4 dicembre.

 

PressGiochi

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