Sts. Controlli esasperati nelle tabaccherie Il Gruppo CODERE, multinazionale spagnola referente nel settore del gioco privato quotata in Borsa in Spagna, ha annunciato oggi i risultati del 3° trimestre 2016
Il Gruppo CODERE, multinazionale spagnola referente nel settore del gioco privato quotata in Borsa in Spagna, ha annunciato oggi i risultati del 3° trimestre 2016 e dei primi nove mesi dell’anno. Questi risultati sono i primi dopo il recente processo di rifinanziamento della Compagnia.
I risultati registrati negli ultimi trimestri, con una sostenuta crescita del rendimento operativo, hanno consentito alla Compagnia di affrontare il completo rifinanziamento del suo debito corporativo. L’8 novembre 2016 si è conclusa l’emissione dei nuovi bond a tasso fisso di 500 milioni di euro e 300 milioni di dollari. Questa emissione è la maggiore realizzata da Codere alla data ed ha segnato una pietra miliare in questa nuova fase della Compagnia. In primo luogo perché mette a disposizione gli strumenti e la flessibilità necessaria per implementare la strategia di crescita progettata, incorporando inoltre una linea di credito di 95 milioni di euro per liquidità e garanzie. Secondo perchè riduce significativamente il costo del finanziamento della Compagnia dall’8,8% al 7,1%, con una riduzione degli oneri finanziari dovuti superiore a 23 milioni di euro annui. Ciò dimostra l’appoggio degli investitori istituzionali una volta concluso il processo di ristrutturazione finanziaria e la loro fiducia nel progetto di crescita che Codere rappresenta. In questo importante progetto siamo stati supportati da Bank of America Merrill Lynch che ha guidato il processo, Barclays, Jefferies e Morgan Stanley che hanno gestito il collocamento.
Operativamente, la Compagnía continua a rafforzare la buona tendenza di crescita iniziata alla fine del 2014. In evidenza soprattutto Spagna e Italia, che hanno incrementato il loro EBITDA normalizzato nei primi nove mesi dell’anno del 29% e 10% rispettivamente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In termini globali e a tassi di cambio ufficiali, il fatturato dei primi nove mesi dell’anno del Gruppo ha raggiunto i 1.112 milioni di euro, l’8,9% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto – principalmente – alla svalutazione del peso argentino e del peso messicano.
Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA normalizzato totale) a tasso di cambio effettivo in Argentina nei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto i 195 milioni di euro, il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. L’ EBITDA normalizzato del 3° trimestre 2016, è stato di 67,5 milioni di euro, il 10% in più rispetto al 3° trimestre 2015. La definizione di questo EBITDA normalizzato totale include l’apporto del nostro 50% nelle operazioni delle sale da gioco uruguayane HRU. La Compagnia ha registrato un margine di EBITDA normalizzato a tasso di cambio effettivo negli ultimi dodici mesi del 17,6%; 0,6 punti percentuali al di sopra degli ultimi 12 mesi fino a settembre 2015. Questo miglioramento sostenuto dei margini dal 2014 si fonda su una messa a fuoco continua nella ristrutturazione di processi e nell’utilizzo di strumenti di analisi di comportamento del cliente per una maggiore efficienza delle nostre politiche promozionali.
Il Risultato Operativo nei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto i 29 milioni di euro, mentre a livello di risultato netto si è registrata una perdita di 1.133 milioni di euro derivata dalla contabilizzazione degli effetti della ristrutturazione finanziaria conclusa ad aprile 2016.
Gli investimenti registrati a chiusura del 3° trimestre 2016 hanno raggiunto i 17 milioni di euro, 14 milioni destinati al mantenimento e 3 milioni alla crescita. Al 30 settembre 2016, la Compagnia deteneva una cassa di 331 milioni di euro.
Il parco macchine è cresciuto del 2,2%, rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 55.219 unità, riflettendo la crescita in Messico, Argentina Panama e Italia. Il numero totale di sale da gioco e negozi di scommesse sportive, è cresciuto del 2,1% e del 7,9% fino a raggiungere rispettivamente le 144 e le 150 unità.
Attività internazionali della Compagnia
Argentina, raggiunge ricavi cumulati al 3° trimestre 2016 di 397 milioni di euro, il 22% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, dovuto al deprezzamento del peso argentino rispetto all’euro (62%). L’EBITDA normalizzato dei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto i 99 milioni di euro, il 14% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Il margine di EBITDA accumulato del periodo è stato del 24,8%, 2,3 punti percentuali al disopra rispetto al 2015.
In Messico, il fatturato dei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto i 245 milioni di euro, il 9% in meno rispetto al 2015 (269 milioni) dovuto al deprezzamento del peso rispetto all’euro (17%). In moneta locale gli introiti sono cresciuti del 7% potenziati dall’incremento della capacità istallata (3 nuove sale). L’EBITDA normalizzato accumulato dell’anno è stato di 66 milioni di euro, l’8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015 ed è stato impattato nuovamente dalla svalutazione del peso che compensa una crescita in moneta locale dell’8%. Il margine dell’EBITDA normalizzato si è incrementato di 0,3 punti percentuali sino a 26,8%.
In Italia, gli introiti sono aumentati del 18% nei primi nove mesi dell’anno raggiungendo i 243 milioni di euro, grazie alla crescita costante della media giornaliera per macchina AWP (+21,3%), al maggior parco installato e all’incremento degli apparecchi collegati alla rete. L’EBITDA normalizzato è stato di 19 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, il 10% in più di quanto raggiunto nel 2015.
In Spagna i ricavi migliorano nei primi nove mesi dell’anno del 9,5% raggiungendo 126 milioni di euro, questo come riflesso di un miglioramento in tutte le aree di business. La performance delle macchine AWP è migliorata in questo periodo del 13% come conseguenza dell’investimento nel prodotto e dei piani operativi. L’EBITDA normalizzato del semestre migliora del 29% raggiungendo i 24 milioni di euro. Il margine di EBITDA normalizzato migliora di 2,8 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2015.
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