22 Novembre 2024 - 15:38

Codacons: stop al gioco d’azzardo su Twitch

Presentata diffida per far cessare la pubblicazione sulla piattaforma twitch di video aventi ad oggetto il gioco d’azzardo in ogni sua forma

27 Marzo 2024

Il Codacons ha formalmente diffidato “Twitch” affinché monitori costantemente i contenuti caricati dai propri utenti e rimuova di conseguenza dalla piattaforma ogni video avente ad oggetto giochi d’azzardo, in particolare poker e slot machine.

La ludopatia è una dipendenza che coinvolge sempre di più i soggetti maggiormente vulnerabili, come giovani, e la causa è ritracciabile proprio nella più amplia diffusione del gioco d’azzardo online. Per tale ragione la piattaforma “Twitch”, incentrata principalmente sui videogiochi e perciò utilizzata da utenti di giovane età, dovrebbe porre la massima attenzione nel monitorare ed eliminare dalla piattaforma i video aventi ad oggetto il gioco d’azzardo in ogni sua forma. Nonostante ciò, sulla piattaforma in questione sono attualmente presenti contenuti di questo genere.

A riguardo si rappresenta che la società Twitch Interactive Germany GMBH è stata già sanzionata dall’AGCOM per la violazione dell’art. 9 del Decreto dignità in relazione all’attività di pubblicizzazione di vincite realizzate attraverso il gioco d’azzardo.

L’autorità, mediante il provvedimento in questione, ha dichiarato la suddetta società responsabile in quanto titolare del mezzo di diffusione dei video pubblicati da soggetti terzi e con i quali avevano specifici contratti di partnership commerciale.

Specificatamente è stata confermata la violazione dell’art. 9 del Decreto dignità, il quale dispone il divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, indipendentemente dal mezzo utilizzato; la cui finalità è evidentemente quella di rafforzare la tutela del consumatore e dei soggetti maggiormente vulnerabili, come giovani ed anziani, da una forma di dipendenza con veri e propri effetti patologici.

E intanto l’associazione è ora costretta a ricorrere al Tar contro il Ministero della salute che ha nominato nell’osservatorio contro la ludopatia soggetti incompetenti o incompatibili, già bocciati negli anni passati dal Consiglio di Stato.

PressGiochi

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