27 Dicembre 2024 - 08:03

Civitavecchia. Di Maio (M5S): “I concessionari di slot machine non devono finanziare i partiti politici”

Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati, ha presenziato oggi al liceo classico ‘Guglielmotti’ di Civitavecchia in un incontro sul gioco d’azzardo patologico, legato ai risultati dello sportello

22 Maggio 2017

Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati, ha presenziato oggi al liceo classico ‘Guglielmotti’ di Civitavecchia in un incontro sul gioco d’azzardo patologico, legato ai risultati dello sportello per l’ascolto.

“Quando parliamo di gioco d’azzardo – ha dichiarato – parliamo di un mondo che sta crescendo in maniera spropositata. È vero che lo Stato incassa da ciò 10 miliardi all’anno, ma è anche vero che ne spende 10 per le spese sanitarie. Senza contare i danni che provoca soprattutto tra i minori. Le proposte depositate in Parlamento ce ne sono tante “ma poche di queste sono state approvate. Dobbiamo fare in modo che i concessionari di slot machine non possano finanziare i partiti politici perché se li finanziano, quei partiti avranno resistenza nell’approvare leggi che vanno a colpire chi promuove il gioco d’azzardo”.

“Una delle idee- ha proseguito Di Maio- è la distribuzione di una tessera rilasciata dalla Asl per chi decide di giocare. La tessera consentirà di giocare ma non oltre una certa soglia di tempo e di denaro, perché se è vero che il gioco d’azzardo sta diventando una patologia, bisogna avere dei limiti”.

 

 

Presente alla conferenza anche il vicesindaco di Civitavecchia Daniele Lucernoni.  “I dati raccolti attorno al gioco d’azzardo evidenziano che sono anche e spesso le persone più agiate a perdere un matrimonio per scommesse non vinte – ha commentato Lucernoni – basti pensare ad un uomo che negli ultimi 6 mesi ha perso 800.000 euro. Quello che stupisce  è che chi scommette ha spesso un grado di istruzione relativamente elevato, dal momento che studi e statistiche hanno rilevato che almeno la metà degli scommettitori possiede un diploma di scuola superiore”.

 

 

 

“Siamo in una scuola ed il mio profondo consiglio è che i giovani devono giocare – ha concluso il sindaco di Tolfa Luigi Landi – ciò che però più preoccupa è la loro capacità di scegliere il gioco giusto. Un conto è giocare a calcio, a tennis o a basket, un altro è quello d’azzardo, le scommesse sportive che sembrano diventate ormai una moda tra i nostri ragazzi. Spetta a loro scegliere il divertimento giusto  perché sono loro che rappresenteranno le nostre prossime future generazioni”.

 

 

PressGiochi