CIRSA: “Il business del 2021 è alla pari con le aspettative dell’azienda”

Il Grupo CIRSA, il gruppo di gioco d’azzardo spagnolo di proprietà di Blackstone, ha rivelato che il commercio del 2021 è “alla pari con le aspettative dell’azienda”, poiché le sue unità terrestri continuano a essere influenzate dalle circostanze legate al COVID-19. Pubblicando una panoramica delle negoziazioni del primo trimestre 2021, CIRSA ha registrato utili operativi di gruppo di 28,6 milioni di euro, generati da ricavi aziendali per 156 milioni di euro.

CIRSA ha sottolineato che i profitti operativi del periodo sono stati generati in un contesto estremo di una “riduzione del 66% della sua capacità commerciale”, rispetto alle condizioni commerciali standard prima della pandemia. All’interno del suo mercato in Spagna, CIRSA è stata costretta a osservare la chiusura delle sedi delle sue proprietà di bingo, casinò e sale giochi nelle province di Catalogna e Valencia. Le chiusure delle sedi si sono rispecchiate nei mercati latinoamericani (LatAm) di Panama e Perù, dove CIRSA è stata costretta a osservare gli ordini di blocco delle sue proprietà dei casinò per un ulteriore trimestre di negoziazione.

Tuttavia, CIRSA ha spiegato di aver ottenuto risultati positivi nella graduale riapertura delle sue sedi di gioco in Colombia, Costa Rica e Repubblica Dominicana, poiché le sue proprietà hanno registrato l’80% della capacità di reddito rispetto ai risultati del trading pre-pandemia. Sportium, il marchio di punta del gioco d’azzardo online di CIRSA, è stata l’unica unità di business a crescere durante il periodo di scambio, beneficiando di una forte attività dei clienti con un calendario sportivo congestionato.

Nonostante le difficoltà, CIRSA ha mantenuto un outlook positivo. Si rileva che ad ogni riapertura delle unità la società ha assistito “ad un rapido recupero dei ricavi che, unitamente ad una gestione flessibile dei costi e ad una solida liquidità, le consentiranno di superare con piena garanzia i vincoli operativi previsti nei prossimi mesi fino alla completa normalizzazione dell’attività”.

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