12 Gennaio 2025 - 12:01

Chioggia: il sindaco Casson pensa ad incentivi per ridurre l’offerta di gioco

A Chioggia il sindaco Giuseppe Marcon sta pensando di introdurre incentivi di carattere fiscale per i locali che sceglieranno di non ospitare le macchinette mangiasoldi.   I dati sulla diffusione

07 Dicembre 2015

A Chioggia il sindaco Giuseppe Marcon sta pensando di introdurre incentivi di carattere fiscale per i locali che sceglieranno di non ospitare le macchinette mangiasoldi.

 

I dati sulla diffusione delle slot machine in provincia di Venezia, e in particolare a Chioggia e Cavarzere fotografano una situazione preoccupante. A Chioggia esistono 143 locali e sale giochi che ospitano slot e simili con un rapporto di una ogni 348 abitanti, a Cavarzere le postazioni di gioco sono 45 con una densità ancora più alta, una ogni 320 abitanti. Senza contare chi gratta&vinci, lotto, enalotto, vincicasa e tutto il resto. Molti sono i giocatori patologici che sono seguiti dal Ser.D. dell’Asl 14, ma come sempre si tratta solo della punta di un iceberg ben più corposo che non ammette il problema e non cerca aiuti.

 

«Il fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti», commenta il sindaco, «ma ancora più sconvolgente è la compartecipazione attiva dello Stato nell’alimentarlo. Le conseguenze sociali che ne derivano sono enormemente più importanti degli introiti che Roma incassa. E gli enti locali vengono lasciati soli nel tentare, in un contesto di sostanziale assenza di strumenti, di arginare un fenomeno di tali dimensioni e così gravido di nefaste conseguenze per il tessuto sociale cittadino».

 

I margini di intervento non sono molti. Una buona leva per convincere gli esercenti a rinunciare a questa fonte alternativa di guadagno potrebbe essere quella fiscale. «Verificherò con gli uffici quali iniziative si possano assumere nel concreto», spiega Casson, «l’unica certezza è che noi sindaci siamo costretti a tentare di ricostruire ciò che lo Stato, di cui pure facciamo parte, distrugge».

PressGiochi