Come mi aspettavo non una parola sulla ripartenza dei giochi, sale scommesse, sale slot e vlt insomma su tutto il comparto. Come se il coronavirus facesse distinzioni tra chi gioca
Come mi aspettavo non una parola sulla ripartenza dei giochi, sale scommesse, sale slot e vlt insomma su tutto il comparto.
Come se il coronavirus facesse distinzioni tra chi gioca e chi beve un caffè!
Siamo stati considerati lavoratori di serie B, – dichiara Gianmaria Chiodo, presidente nazionale del CNI – si ma solo sui diritti perché il comparto dei giochi è stato oggetto di menzione, già siamo stati menzionati per un aumento del 0,30% per il comparto del betting.
Siamo ITALIANI, e i nostri dipendenti sono alla pari degli altri settori, paghiamo le tasse, molte tasse ma abbiamo un trattamento che rasenta il razzismo professionale.
Noi del comparto dell’automatico, le aziende di amusement, le sale bingo sale scommesse e rivendite tabacchi siamo stanchi e pronti a scendere in piazza tutti uniti.
Siamo professionisti e se vi fermaste a chiedere come possiamo contrastare il pericolo dei contagi e con che forme di prevenzione, vi accorgereste che siamo molto più organizzati e attenti e soprattutto pronti con mezzi di assoluta prevenzione e distanziamento sociale.
Siamo degni di diritti e non solo di doveri, abbiamo diritto di lavorare e non solo di pagare la tassazione scellerata che è applicata in Italia a tutto il settore.
Il C.N.I. scenderà nelle maggiori piazze italiane al fianco della A.G.S.I. che ha chiamato a raccolta tutti i lavoratori del gioco legale il giorno 22/05/2020 in piazza plebiscito a Napoli e nelle maggiori piazze italiane, scenderemo al fianco di colleghi che come noi non hanno alcuna prospettiva ad oggi di una pronta riapertura e ripartenza del sacrosanto diritto al lavoro.
Siamo la terza entrata erariale dello stato, si facciamo gioco ma gioco legale come sono legali alcool e tabacchi. NON CI STIAMO A FARE DA CAPRO ESPIATORIO RIEMPIENDO LE CASSE DELLO STATO!
PressGiochi